Le GaE dovrebbero essere divise in ulteriori fasce per far rispettare i diritti acquisiti. Lettera
Inviato da Saccotelli Paola – Buongiorno, vorrei solo evidenziare la grossa delusione di essere italiana.
Sono una insegnante di scuola primaria, presente in GAE dal 2002 in quanto idonea al concorso del 2000.
Da premettere che non ho aderito al piano straordinario di assunzione del governo REnzi perchè, in base alle regole presenti in quel momento rischiavo a circa 50 anni di allontanarmi dalla mia famiglia per almeno 5 anni. Successivamente sono state modificate le regole ed è stato permesso a molti di avvicinarsi alla propria famiglia già dall’anno di assunzione. Inoltre con le varie sentenze sui ricorsi dei docenti diplomati entro il 2002 e dai laureati in scienze della formazione, mi trovo (anche perchè non mi è stato permesso di aggiornare le graduatorie in quanto sono state bloccate), in una situazione che molto probabilmente non mi permetterà di lavorare più nella scuola.
Con molto dispiacere constato la non tutela di coloro che hanno seguito sempre le norme e l’indifferenza totale dei sindacati nei confronti di coloro che stanno nelle mie stesse condizioni. Credo che il sistema avrebbe dovuto agevolare coloro che sono entrati in GAE dopo essere stati idonei ad un concorso, differenziando in ulteriori fasce la stessa graduatoria:
gae 3 fascia: idonei ai concorsi fino al 2000;
gae 4 fascia : diplomati entro 2002;
gae 5 fascia : laureati in scienze della formazione.
Questa differenziazione dovrebbe essere realizzata in base ai diritti acquisiti nel tempo e non inserendo a pettine tutti nella GAE con riserva (diritto di lavoro).
Così facendo si darà la possibilità a coloro che non hanno mai insegnato di lavorare, mentre non lavoreranno più insegnanti con esperienza .
Vorrei ribadire, che le decisioni di vita vengono prese in base alle regole scritte dalle varie normative fino a quel momento, queste non possono e non devono essere modificate successivamente.
Vorrei spiegarmi meglio, se il piano di assunzione straordinario di Renzi prevedeva delle regole, queste non possono essere variate dopo che il cittadino ha fatto una scelta in base alle stesse. Mi sembra molto scorretto e ingiusto comportarsi in questo modo.
Tutto questo è possibile solo in ITALIA.
Cordiali Saluti.