Le fattorie didattiche e il valore dell’agricoltura nelle scuole del ciclo di base, perché sono importanti
L’agricoltura da sempre ha rappresentato una delle prime occupazioni dell’umanità. L’agricoltura, insieme all’allevamento, sta ad indicare l’arte e la scienza (o gestione) che si occupa della coltivazione di piante e dell’allevamento di animali per l’uso da parte dell’uomo. Possiamo affermare, dunque, senza ombra di smentita che l’agricoltura rappresenta lo sforzo volontario e studiato compiuto dall’uomo per coltivare il terreno e allevare animali per il cibo e per gli scopi utili alla vita dell’uomo e degli altri animali.
Ma parlare di agricoltura implica anche la vendita di prodotti agricoli, in quanto la produzione non è completa, ovvero la filiera non conclude la sua complessiva strutturazione, finché il prodotto non arriva al consumatore finale. Tuttavia, benché il ruolo dell’agricoltura sia fondamentale e rilevante nella nostra economia, molti nostri studenti non hanno piena conoscenza di quella che possiamo sintetizzare nel concetto “agricoltura di base” o, meglio, “attività agricole” e, di fatto, dell’intera catena del valore agricolo. Parlarne mentre i docenti stanno progettando cosa fare insieme ai loro alunni nel corso dell’anno scolastico non solo è fondamentale ma anche fortemente indispensabile.
Cosa si intende per valore agricolo
Le fattorie scolastiche non vanno considerati e intesi solamente come luoghi nei quali coltivare prodotti alimentari. Devono essere considerati come luoghi fisici di apprendimento; luoghi in cui è possibile portare l’apprendimento a nuovi e più interessanti livelli formativi. Le fattorie scolastiche sono valide quando sono utilizzati per insegnare una molteplicità di argomenti legati all’agricoltura, come ad esempio l’alimentazione, la salute, le diete e, naturalmente, anche la rotazione delle colture, le colture miste e le colture incrociate. Per far sì che la fattoria didattica scolastica sia davvero di successo, è necessario che esse siano dotate di attrezzi e attrezzature pratiche. Alcune di queste fattorie potrebbero essere utilizzate (alcune lo sono) per nutrire gli alunni (e anche gli insegnanti che utilizzano le mense, se ci sono) con i prodotti raccolti. In atri casi, invece, si potrebbero utilizzare i proventi della vendita del raccolto per contribuire a far crescere e sviluppare la scuola.
Competenze e abilità
Le competenze e le abilità raggiunte grazie a quelle che chiamiamo sessioni pratiche nella fattoria scolastica aiutano non solo a consolidare ciò che è loro insegnato nelle aule ma determina percorsi virtuosi di primissimo livello in special modo nel nostro Paese che è tra quelli che da sempre punta alle eccellenze. Insegna inoltre agli studenti, come mangiare sano e la modalità attraverso la quale il cibo arriva nelle nostre case a partire dalle fattorie, dalle aree vaste coltivate. Fornisce inoltre agli alunni una conoscenza diretta su come gestire le imprese agricole. Ciò è particolarmente rilevante per coltivare lo spirito imprenditoriale negli studenti. Quello spirito che sarebbe necessario per far riconsiderare la necessità di un maggior impegno nell’agricoltura e nella pastorizia.
La fattoria per apprezzare un rinnovato stile di vita
L’agricoltura scolastica deve diventare una componente importante del curriculum scolastico italiano. Ancora di più, oggi, che tutte le scuole con i fondi di PON Edugreen e Laboratori Green hanno cambiato l’approccio educativo e formativo. Non ci dovrebbero essere, in special modo nel ciclo di base, esenzioni su chi deve essere impegnato nell’agricoltura pratica. Tutti gli allievi dovrebbero recarsi in massa nelle fattorie, nelle serre, nelle aree destinate alle attività laboratoriali green. L’idea alla base di tutto ciò è quella di rendere l’agricoltura parte integrante della cultura scolastica. Non a caso la prima azione “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo” era quello di prevedere “l’allestimento di giardini e orti didattici, innovativi e sostenibili, all’interno di uno o più plessi delle istituzioni scolastiche del primo ciclo o di istituti omnicomprensivi”; e quello della seconda azione “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo” quello di “promuovere la realizzazione di ambienti laboratoriali per la transizione ecologica nelle scuole del secondo ciclo delle regioni del Mezzogiorno”. Solo in questa maniera, con queste scelte, gli alunni potranno farne di questo metodo uno stile di vita per vivere compiutamente l’ambiente e se stessi in esso.