Le donne si sentono più a rischio, il 38% teme gli stupri. Il senso di insicurezza è più accentuato negli under 24. Report Istat

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L’ultimo report Istat sulla percezione di sicurezza in Italia, riferito al biennio 2022-2023, rivela un miglioramento rispetto al 2015-2016. Cresce la quota di cittadini che si sentono sicuri camminando da soli al buio, con un aumento del 16% in sette anni (dal 60,6% al 76%).

Tuttavia, donne, anziani e residenti nelle aree metropolitane continuano a percepire un maggiore senso di insicurezza. Le donne, in particolare, sono doppiamente più propense a sentirsi a disagio quando escono da sole di sera (16,4% contro il 7,4% degli uomini) e quasi quattro volte più numerose nel dichiarare di evitare di uscire la sera per paura (19,5% contro il 5,3%). Inoltre, sono maggiormente condizionate dal timore della criminalità (28,8% contro il 19% degli uomini).

Il report evidenzia anche una correlazione tra età, istruzione e percezione di sicurezza. Per le donne, il senso di insicurezza è più accentuato tra le giovani (14-24 anni), mentre per gli uomini cresce con l’età, raggiungendo il picco intorno ai 75 anni. Le persone con un livello di istruzione più elevato, invece, tendono a sentirsi più sicure e meno influenzate dalla criminalità.

Nonostante il miglioramento generale, cresce la preoccupazione di subire violenze sessuali: il 35,8% teme di esserne vittima, con un aumento di 7,1 punti rispetto al 2015-2016. Le donne, ancora una volta, sono più preoccupate degli uomini (38,9% contro 32,3%), così come per furti e borseggi. Infine, il Sud e le Isole mostrano una minore preoccupazione rispetto al resto del Paese, mentre Campania, Puglia e Lombardia registrano i livelli più alti di percezione di insicurezza.

Nonostante ciò, quasi otto cittadini su dieci ritengono le forze dell’ordine efficaci nel controllo della criminalità

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