Le Consulte Provinciali degli Studenti: in allegato uno statuto tipo
La Consulta Provinciale degli Studenti è l’organismo istituzionale di rappresentanza studentesca su base provinciale. La Consulta Provinciale degli Studenti è istituita nel 1996 con il D.P.R. 567/1996. Normativa più volte modificata dai D.P.R. 156/99, 105/01, 301/05, 268/07. La Consulta Provinciale degli Studenti è composta da 2 studenti in rappresentanza delle istituzioni scolastiche di II grado di ogni provincia.
Tali studenti sono eletti dai compagni della scuola nella quale si è iscritti e restano in carica, per quanto previsto dal D.P.R. 268/07, per 2 anni. Ogni Consulta Provinciale degli Studenti si dota di un regolamento interno che rispetti i principi delle linee guida nazionali e delle eventuali linee integrative regionali. L’Ambito Territoriale di appartenenza, oltre a mettere a disposizione della Consulta Provinciale degli Studenti una sede appositamente attrezzata, fornisce una consulenza tecnico scientifico per garantirne il funzionamento, compito svolto nella maggior parte dei casi da un docente comandato presso l’ambito Territoriale chiamato, a buona ragione, “Referente per l’attività della Consulta”.
Le finalità della Consulta Provinciale degli Studenti
La Consulta Provinciale degli Studenti ai sensi e per gli effetti dell’art.6 del D.P.R. 567/96 e successive integrazioni assicura il più ampio confronto fra gli studenti di tutte le Istituzioni d’Istruzione Secondaria Superiore della Provincia, anche al fine di ottimizzare le iniziative e di formulare proposte di intervento che superino le dimensioni del singolo istituto.
In particolare:
- promuove iniziative di carattere interprovinciale, interregionale e transnazionale;
- promuove la formazione dei rappresentanti degli studenti, attraverso seminari, sportelli e corsi di formazione nelle scuole sui diritti e doveri degli studenti e sulla rappresentanza degli stessi;
- valorizza le migliori esperienze di partecipazione studentesca realizzate negli ultimi anni;
- promuove percorsi educativi di educazione alla convivenza civile sulle tematiche della legalità, dell’educazione alimentare, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile;
- potenzia iniziative finalizzate al contenimento della dispersione scolastica e del disagio giovanile, attraverso un maggior coinvolgimento degli studenti nelle fasi progettuali e nelle attività complementari ed integrative, favorendo a tal fine le condizioni per l’apertura pomeridiana delle scuole.
Indipendenza dalle correnti partitiche
La Consulta Provinciale degli Studenti è indipendente da qualsiasi corrente partitica. A garantire l’autonomia e l’apartiticità della CPS è il Presidente che, moderando le riunioni, è garante del rispetto di suddetto principio.
Composizione interna e rispettive funzioni
Il Presidente è eletto dall’Assemblea a maggioranza degli aventi diritto al voto. Il Presidente convoca, coordina e modera i lavori dell’Assemblea. Lo stesso cura, insieme alla Giunta ed al Referente, la funzionalità amministrativa della CPS. Il Vicepresidente, il primo dei non eletti per la carica di Presidente, lo sostituisce nelle funzioni in caso di sua assenza o su delega dello stesso. Il Segretario effettua la redazione del processo verbale delle riunioni e tiene nota dei rappresentanti iscritti a parlare; dà lettura dei processi verbali e di ogni altro atto o documento che debba essere comunicato; accerta il risultato delle votazioni e verifica i testi approvati dalla CPS. La giunta esecutiva è composta da: Presidente, Vicepresidente, Segretario ed eventualmente l’assistente del Presidente e i rappresentanti delle commissioni. La giunta funge da mediatrice tra il Presidente e la Plenaria.
Le commissioni di lavoro territoriali e tematiche
Le Commissioni di Lavoro Territoriali e Tematiche vengono create per definire un compito preciso, per permettere a tutti di operare su un obiettivo da portare a termine nel tempo più breve possibile e secondo modalità decise dalla Commissione stessa, alleggerendo le procedure burocratiche attinenti alla convocazione della riunione plenaria della Consulta.
Relazione di fine mandato
Nel corso dell’ultima plenaria dell’anno scolastico, il Presidente deve presentare all’assemblea la “Relazione di fine mandato”, un documento includente il resoconto delle attività svolte e in corso, gli obiettivi raggiunti e che l’assemblea intende raggiungere entro la fine del mandato biennale. svolto.
Eletti e funzioni all’atto dell’insediamento della CPS
Gli eletti entrano nell’esercizio delle loro funzioni all’atto dell’insediamento della CPS e, salvo in caso di dimissioni, rimangono in carica fino a nuove elezioni. La prima riunione della neoeletta Consulta rappresenta un momento di fondamentale importanza. La procedura prevede che il Presidente uscente, seppur il suo mandato sia terminato, illustri i progetti svolti, le attività iniziali e quelle non ancora concluse, nonché l’ entità dei fondi residui accumulati.
Organizzazione delle sedute
La CPS si riunisce con cadenza regolare. Il Segretario redige alla fine di ogni seduta il processo verbale, che deve contenere gli argomenti all’ordine del giorno, la sintesi delle discussioni e gli esiti delle deliberazioni e delle votazioni. Sono indicati, per le discussioni, l’oggetto ed i nomi di coloro che vi partecipano. È inoltre inserito nel verbale qualsiasi altro documento o fatto rilevante pervenuto. I membri della CPS sono tenuti a partecipare ai lavori assembleari per tutta la loro durata.
Statuto della Consulta Provinciale Studentesca
In allegato un esempio di statuto di Consulta Provinciale Studentesca. Si tratta di quello adottato dalla Consulta di Lecco.
Statuto-della-Consulta-Provinciale-Studentesca