Le consulte provinciali degli studenti: funzionamento e competenze. Guida

Di seguito si fornisce un focus su uno degli organi collegiali del sistema scolastico italiano: le consulte degli studenti di ambito provinciale. Scopriamo di cosa si tratta, la sua composizione, le sue prerogative e competenze. Si fornisce quindi una panoramica utile anzitutto agli studenti interessati all’organo, quale mezzo attraverso il quale è possibile portare avanti le istanze del corpo studenti delle scuola secondarie di II grado.
Per supportare gli studenti nell’informazione, nell’organizzazione interna e nella comunicazione delle cps, è a disposizione il sito web www.spazioconsulte.it
La normativa di riferimento è contenuta nel D.P.R. n. 567 del 1996 “Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche”.
La partecipazione studentesca.
La partecipazione studentesca è uno strumento per tutti gli studenti delle Istituzioni Scolastiche Secondarie di II grado di praticare quotidianamente i principi che sono alla base dell’insegnamento di cittadinanza e costituzione e di conoscere le Istituzioni e il funzionamento del nostro ordinamento scolastico. Inoltre, permette agli studenti di mettersi in gioco, aprendo i propri orizzonti e completando la formazione offerta dalla scuola attraverso l’acquisizione di nuove competenze trasversali.
Struttura interna.
La consulta provinciale degli studenti – cps – è un organismo istituzionale su base provinciale, ed è composta da due studenti per ogni istituto secondario superiore della provincia, eletti direttamente dai loro compagni di scuola in apposite elezioni studentesche entro il 30 ottobre e che restano in carica per due anni.
Riguarda dunque gli studenti dei licei, istituti tecnici, istituti alberghieri, etc.
La consulta provinciale, riunita in plenaria, elegge al suo interno un proprio presidente e successivamente si divide in commissioni tematiche che attuano le statuizioni della Consulta.
Inoltre è eletta la giunta che si occupa di preparare i lavori e gestirne il funzionamento.
Le consulte inoltre si dotano di un proprio regolamento interno e si riuniscono con frequenza regolare.
L’Ambito Territoriale, oltre a mettere a disposizione della CPS una sede appositamente attrezzata, ha il compito di fornire una consulenza tecnico scientifico per il suo funzionamento, compito svolto nella maggior parte dei casi da un docente comandato presso l’ambito Territoriale, che diviene Referente per l’attività della Consulta.
La rappresentanza regionale e nazionale.
Inoltre, un rappresentante di ogni provincia partecipa al Coordinamento regionale: l’organo si occupa di rappresentare le istanze di livello provinciale e di coordinarne le azioni.
Ad un livello superiore troviamo il Coordinamento nazionale: formato da un rappresentante per ogni regione, eletto nei vari coordinamenti regionali, coordina le azioni e le istanze a livello nazionale.
Da ultimo, il Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte (CNPC), formato da tutti i presidenti provinciali d’Italia, sviluppano pareri e proposte per il Ministero dell’Istruzione.
Prerogative e competenze.
Le consulte sono la sede di coordinamento e rappresentanza a livello regionale degli studenti, le cui istanze si concretizzano e si realizzano, riconoscendo loro l’importante protagonismo e la centralità che meritano. Le istanze sono poi rappresentate a livello nazionale, attraverso il consiglio nazionale – Cnpc.
Qui hanno l’opportunità di scambiarsi informazioni, ideare progetti integrati, discutere dei problemi comuni delle consulte provinciali e di confrontarsi con il Ministero dell’Istruzione, formulando pareri e proposte.
Le funzioni principali e più importanti delle consulte sono:
- assicurare il più ampio confronto fra gli studenti di tutte le scuole superiori
- ottimizzare ed integrare in rete le attività extracurricolari
- formulare proposte che superino la dimensione del singolo istituto
- stipulare accordi con gli enti locali, la regione e le associazioni, le organizzazioni del mondo del lavoro
- formulare proposte ed esprimere pareri agli ambiti territoriali, agli enti locali competenti e agli organi collegiali territoriali
- istituire uno sportello informativo per gli studenti, con particolare riferimento alle attività integrative, all’orientamento e all’attuazione dello statuto delle studentesse e degli studenti
- progettare, organizzare e realizzare attività anche a carattere transnazionale
- designare due studenti all’interno dell’organo provinciale di garanzia istituito dallo statuto delle studentesse e degli studenti
Le deliberazioni della consulta.
Le delibere della Consulta sono valide quando alle votazioni partecipa il 50 +1 (numero legale) dei membri della CPS. Si intende che abbiano partecipato al voto i membri che abbiano espresso voto favorevole, contrario o che si siano astenuti. In caso di parità di voti la proposta s’intende non approvata.
In caso di mancanza di numero legale il Presidente può rinviare la seduta all’ora successiva dello stesso giorno, oppure scioglierla.
La CPS vota a scrutinio palese o per appello nominale; si procede allo scrutinio segreto obbligatorio solamente per l’elezione delle cariche o quando il Presidente o l’assemblea lo ritenga necessario.
Nel momento in cui si verifichino irregolarità nella votazione, il Presidente ed il Segretario, valutate le circostanze, possono procedere nell’annullamento del voto e disporne l’immediata ripetizione, ammettendovi soltanto i membri che abbiano partecipato alla precedente. L’irregolarità può essere accertata d’iniziativa dei componenti della Giunta, oppure esser denunciata da un membro prima o immediatamente dopo la proclamazione dell’esito della votazione.
In allegato, le Linee guida per i regolamenti delle Consulte provinciali e lo Statuto degli studenti e delle studentesse.
Linee guida per i regolamenti delle cps
Statuto delle studentesse e degli studenti