Le attività scolastiche in presenza in Calabria sono sospese solo se lo dispongono i Comuni

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Le attività scolastiche in presenza restano sospese in Calabria se la sospensione è stata disposta da ordinanze comunali.

È dovuto intervenire l’ufficio stampa della Giustizia amministrativa per mettere ordine nel settore della scuola in Calabria, in questi ultimi giorni in preda a una grande confusione per l’accavallarsi di provvedimenti provenienti da livelli istituzionali diversi e con tempistiche differenti e per una decisione del Tar Calabria che aveva ingenerato immotivati dubbi interpretativi.

Il tutto ha preso le mosse con il Dpcm dello scorso 3 novembre che, con riferimento alle regioni “zona rossa” come la Calabria, ha sospeso fino al 3 dicembre le attività didattiche in presenza nelle seconde e terze classi della scuola media e nelle scuole superiori, consentendole negli asili nido e nelle elementari e nella prima media.

Il 14 novembre, intervenendo in senso più restrittivo, un’ordinanza del presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, ha sostanzialmente chiuso in Calabria, fino al 28 novembre, tutte le scuole di ogni ordine e grado: nel frattempo molti sindaci della regione hanno adottato autonome ordinanze di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.

Calabria, ripresa immediata delle attività in presenza dall’infanzia alla prima media. NOTA

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