Le assemblee studentesche al tempo del COVID: un esempio di regolamento

Le assemblee sono “occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti”.
Possono essere di classe o di istituto. Gli studenti hanno il diritto e il dovere (ma non l’obbligo) di partecipare alle assemblee. La normativa non prevede alcun obbligo di presenza dei docenti, sia alle assemblee di istituto degli studenti che alle assemblee di classe. Il preside, un suo delegato e i docenti che lo desiderino possono comunque assistervi, in base alla normativa vigente.
Il diritto soggettivo degli studenti di riunirsi in assemblea è previsto dalla normativa. Tale diritto non è quindi “rimesso alla facoltà discrezionale del preside o di altri organi”, anche se il suo esercizio è vincolato all’osservanza di alcune modalità previste dalla legge.
È consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata e, la seconda, di due ore. L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali.
L’assemblea di istituto deve darsi un Regolamento per il proprio funzionamento. Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. La partecipazione di questi esperti deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto.
Il Dirigente scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.
Riferimenti normativi
Decreto del Presidente della Repubblica n. 416 del 1974
Decreto legislativo n,. 297/1994, artt. 12, 13, 14
Circolare ministeriale 312/1979, par. I
L’emergenza COVID e le assemblee in presenza
Recita la norma in “Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021” di cui alla nota 39 del 26-06-2020, “le istituzioni scolastiche provvedono a garantire spazi adeguati per le assemblee e per ogni forma di declinazione della rappresentanza e della partecipazione studentesca, nel rispetto delle regole del distanziamento fisico, ovvero, ove ciò sia reso necessario, a garantire comunque lo svolgimento di dette attività anche con modalità a distanza.”
Inoltre, nelle stesse Linee Guida, a p. 15, scrive “Affinché vi siano elementi culturali ed epistemologici comuni, le Linee guida per la Didattica digitale integrata, cui sopra si è fatto riferimento, proporranno alle scuole i seguenti elementi: quadro normativo di riferimento; come organizzare la Didattica digitale integrata (analisi del fabbisogno, obiettivi da perseguire, strumenti da utilizzare, orario e frequenza delle lezioni); indicazioni sulla Didattica digitale integrata e integrazione del Patto di corresponsabilità e del Regolamento di disciplina per le scuole secondarie: indicazioni alle famiglie per una partecipazione sostenibile alle attività didattiche a distanza; metodologie e strumenti per la verifica; la valutazione; alunni con bisogni educativi speciali; la gestione della privacy; gli Organi collegiali e le assemblee; rapporti scuola – famiglia”.
Cosa hanno previsto alcuni istituti?
Il Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera diretto magistralmente dal dirigente scolastico Prof.ssa Marialuisa Sabino prevede che “le Assemblee di classe relativamente agli studenti impegnati nella DDI e quelle d’Istituto, con un numero di studenti limitato al numero di partecipanti consentito dalla piattaforma, saranno svolte in videoconferenza mediante l’uso della piattaforma Microsoft Teams”; ed inoltre “gli incontri periodici, con i rappresentanti d’istituto e il Comitato Studentesco, per l’analisi dei bisogni e la disamina delle iniziative studentesche, saranno svolti in presenza, nel pieno rispetto del protocollo sulla sicurezza degli studenti relativo alla prevenzione del contagio da COVID-19”. Un regolamento di grande spessore, e scelte di assoluto equilibrio, che sono testimonianza tangibile di professionalità e aderenza alla norma.
Composizione e partecipazione
L’assemblea studentesca è costituita da tutti gli studenti dell’istituto.
Possono assistervi il dirigente scolastico, i docenti da lui delegati e tutti quelli che lo desiderano purché non siano impegnati in altre attività.
La partecipazione è libera. Gli studenti che non desiderano assistere all’assemblea dovranno rimanere in classe.
L’assemblea è presieduta da un presidente eletto tra gli studenti di tutta la scuola.
Presidente dell’assemblea studentesca
Il presidente dell’assemblea studentesca viene eletto all’inizio dell’anno scolastico in occasione delle elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Istituto.
Viene eletto il candidato alla carica di consigliere d’istituto che ha ottenuto più voti in assoluto, a prescindere dalla lista vincente. La carica ha validità annuale.
Qualora il presidente si dimetta nel corso dell’anno o rinunci alla carica, subentra il secondo candidato che ha ottenuto più voti a prescindere dalla lista vincente.
La carica può essere revocata qualora vi sia una richiesta firmata da almeno il 30% degli studenti iscritti.
In tal caso si svolgerà una votazione in ogni classe per verificare se il presidente gode ancora della fiducia della maggioranza degli studenti iscritti all’istituto; la votazione sarà valida in ogni caso a prescindere dal numero degli astenuti.
In caso negativo si procederà in modo analogo al caso in cui il presidente rinunci o si dimetta dalla propria carica.
Le funzioni del presidente
Il Presidente ha il compito principale di moderare l’assemblea di istituto e di garantirne l’ordinato svolgimento. Ha inoltre il dovere di stendere l’ordine del giorno sulla base della proposta di assemblea presentatagli.
Programmazione e svolgimento delle assemblee
E’ consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto al mese nei limiti delle ore di lezione di una giornata, ad eccezione del mese conclusivo delle lezioni nel quale non possono svolgersi assemblee. Un’altra assemblea mensile può svolgersi al di fuori dell’orario delle lezioni (art.13 comma 6).
Vista la disponibilità degli spazi (che ogni preside dovrà valutare e accertare, specie in pandemia) che ha una capienza limitata e non può contenere tutti gli studenti, si rende necessario articolare l’assemblea in più sessioni, per dare modo a tutte le classi di parteciparvi.
L’articolazione dell’assemblea potrà avvenire per corsi, classi parallele, biennio-triennio.
Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitariamente agli argomenti da inserire all’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto (art. 13 comma 6).
Il Consiglio di istituto può delegare al Dirigente detta autorizzazione fatto salvo quanto previsto dagli articoli successivi.
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo (art.13 comma 7).
Convocazione delle assemblee
L’assemblea è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli studenti.
Le proposte devono essere consegnate al presidente dell’assemblea che le inoltra al dirigente scolastico o a un suo collaboratore in forma scritta dopo aver informato il presidente del comitato studentesco e gli altri consiglieri d’istituto.
Nel caso si verifichino conflitti fra le richieste di gruppi di studenti e quelle del comitato studentesco e non sia possibile pervenire a un accordo fra le parti mediato dal presidente dell’assemblea studentesca, si dovrà convocare il comitato studentesco che deciderà quale assemblea debba essere svolta (infatti tale organismo è rappresentativo della volontà di tutti gli studenti e risulta impraticabile la possibilità di far votare tutti gli studenti).
Le richieste devono pervenire in presidenza almeno tre giorni prima della data di svolgimento dell’assemblea (esclusi i giorni festivi e di vacanza) e devono contenere: data, orario, ordine del giorno, modalità di svolgimento dell’assemblea, nominativi degli eventuali esterni.
La presidenza, verificata la disponibilità dell’aula magna, emette la circolare di convocazione dell’assemblea.
La presidenza, qualora l’aula magna non sia disponibile ovvero vi siano problemi di sicurezza , di organizzazione o di altra natura che rendano necessarie modifiche rispetto alle richieste degli studenti, concorda con il presidente le nuove modalità di svolgimento dell’assemblea; se necessario verrà convocato il comitato studentesco.
Assemblee di carattere politico
Qualora l’argomento trattato in una assemblea sia di carattere politico, ovvero sia invitato un esterno politicamente schierato, l’assemblea non potrà aver luogo a meno che non sia invitato a partecipare un altro referente esterno con funzione di controparte.
In altre parole, un’assemblea a sfondo politico dovrà sempre e comunque rendere conto di almeno due diverse opinioni in merito al tema trattato.
Programmazione delle attività
L’assemblea di istituto programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando in date prestabilite in linea di massima la discussione degli argomenti su cui sia possibile prevedere la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
L’assemblea di istituto opera in forma coordinata con gli altri organi degli studenti e col consiglio di istituto, ma con rilevanza diversa, riguardo alle materie che le competono.
Regolamento Assemblee Studentesche in tempo di COVID 19