Lazzari: “Crescente disagio tra i giovani, cruciale l’educazione psicologica a scuola. Chiediamo in ogni istituto la presenza strutturale di un esperto”
In un’epoca in cui i giovani affrontano crescenti disturbi mentali e comportamentali, l’attenzione si rivolge alla prevenzione e alla promozione del benessere psicologico.
Fenomeni come il bullismo e la violenza di branco sono esacerbati dal malessere e dal disagio, rendendo cruciale l’adozione di strategie di prevenzione a partire dal contesto scolastico.
Secondo David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop), è fondamentale integrare l’educazione psicologica nelle scuole per fornire ai giovani le competenze necessarie a navigare la complessità della vita moderna. Lazzari esprime preoccupazione per come molti giovani percepiscano il mondo come una minaccia piuttosto che come una risorsa, sottolineando l’importanza di indirizzare questo “gap psicologico” tra le aspettative sociali e le risorse personali disponibili.
L’educazione psicologica, infatti, può servire come una ‘bussola’ per aiutare i giovani a comprendere meglio la realtà, adattarsi e rispondere in modo resiliente alle sfide. Lazzari sollecita da tempo il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a riconoscere la crescente necessità di competenze psicologiche per affrontare i compiti sempre più complessi che la scuola è chiamata a gestire.
Un punto cruciale è la richiesta di una presenza strutturale di psicologi nelle scuole, non solo episodica, che possa lavorare in sinergia con i docenti per identificare e affrontare precocemente situazioni di disagio. L’obiettivo è creare un’azione di sistema che colleghi le singole criticità – come bullismo e cyberbullismo – ad interventi sinergici e specifici.
Lazzari sottolinea l’urgenza di una visione di sistema che, attraverso la psicologia scolastica, si occupi della prevenzione e della promozione delle risorse psicologiche dei giovani, intervenendo prontamente su potenziali situazioni di disagio. Questo approccio proattivo può contribuire notevolmente a ridurre l’impoverimento psicologico tra i giovani, promuovendo al contempo un ambiente scolastico più sano e supportivo.