Lavoro agile per DS: il 9 Gennaio tavolo di confronto al Ministero. Obiettivo? Definire le modalità di applicazione

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Il Ministero ha convocato per giovedì 9 gennaio 2025 un tavolo di confronto dedicato all’avvio del dialogo sui criteri generali e sulle modalità attuative del lavoro agile per i Dirigenti scolastici. Tale misura, prevista dall’articolo 11 del CCNL dell’area Istruzione e Ricerca 2019-2021, potrà essere attivata solo dopo l’individuazione di tali modalità operative da definire in un apposito tavolo di confronto, in conformità all’articolo 5, comma 3, lettera h) dello stesso contratto collettivo.

Cos’è il lavoro agile e su cosa si fonda

Il lavoro agile rappresenta una modalità alternativa per lo svolgimento della prestazione lavorativa, applicabile ai processi e alle attività individuati dalle amministrazioni. Tali attività devono essere compatibili con i requisiti organizzativi e tecnologici necessari per operare in questa modalità. In particolare, la sua applicazione mira a migliorare i servizi pubblici, promuovendo innovazione organizzativa e garantendo l’equilibrio tra vita privata e professionale.

La disciplina generale è regolata dalla Legge n. 81/2017, il cui articolo 12 stabilisce che si fondi su un accordo individuale scritto, che funge da prova e garantisce la regolarità amministrativa. Tale accordo disciplina l’esecuzione del lavoro fuori dai locali dell’amministrazione e include le modalità di esercizio del potere direttivo e di controllo.

L’accordo deve includere elementi essenziali come:

  • Durata: a termine o a tempo indeterminato;
  • Modalità operative: programmazione delle giornate in presenza e in modalità agile;
  • Recesso: possibile con preavviso di almeno 30 giorni, salvo giustificato motivo;
  • Fascia di contattabilità: garantisce la reperibilità durante orari concordati, rispettando il diritto alla disconnessione per almeno 11 ore consecutive;
  • Tempi di riposo: equiparati a quelli dei lavoratori in presenza, con misure organizzative per favorire la disconnessione;
  • Salute e sicurezza: il lavoratore deve rispettare le indicazioni contenute nell’informativa fornita dall’amministrazione.

In caso di giustificato motivo, ciascuna parte può recedere dall’accordo senza preavviso.

Questa disciplina è presente anche nel CCNL area Istruzione e Ricerca 2019-2021, art. 12.

Trattamento economico, benessere e flessibilità

È bene sottolineare che il lavoro agile non modifica la natura del rapporto di lavoro: i dipendenti mantengono gli stessi diritti e obblighi dei colleghi in presenza, incluso il trattamento economico. A tal proposito, l’art. 11 comma 7 stabilisce che l’amministrazione deve assicurare al personale in lavoro agile pari opportunità rispetto agli incentivi legati alla performance e alla partecipazione alle iniziative formative riservate ai dipendenti che svolgono attività lavorativa in presenza. Eventuali deroghe riguardano solo istituti contrattuali incompatibili con il lavoro a distanza.

L’adesione al lavoro agile è volontaria ed è opportuno individuare a monte le attività idonee da poter realizzare da remoto, escludendo quelle che richiedono strumenti non remotizzabili. In questo senso, l’amministrazione è chiamata a bilanciare il benessere e la flessibilità del personale con l’obiettivo di migliorare il servizio pubblico. Priorità è data a lavoratori con necessità specifiche non coperte da altre misure.

I principali vantaggi e criticità del lavoro agile nelle scuole

Il lavoro agile rappresenta una significativa innovazione organizzativa anche nel settore scolastico, ma la sua introduzione comporta una riflessione su vantaggi e possibili criticità. Comprendere i diversi aspetti consente di valutarne l’efficacia e di delineare le condizioni per un’applicazione sostenibile.

I vantaggi

L’introduzione del lavoro agile offre molteplici benefici, che riguardano sia l’organizzazione scolastica che il benessere del personale:

  • Flessibilità lavorativa: consente ai dirigenti scolastici di gestire i propri compiti amministrativi in modalità più dinamica, riducendo la necessità di presenza fisica costante;
  • Miglioramento dell’equilibrio vita-lavoro: permette di conciliare meglio gli impegni professionali con le esigenze personali e familiari;
  • Riduzione degli spostamenti: limita i tempi e i costi legati agli spostamenti verso il luogo di lavoro, con un impatto positivo sull’ambiente;
  • Innovazione organizzativa: promuove l’utilizzo di strumenti digitali per una gestione più efficiente dei processi, favorendo la modernizzazione delle pratiche amministrative;
  • Continuità operativa: può garantire la prosecuzione delle attività in situazioni di emergenza o difficoltà logistiche, come dimostrato durante la pandemia.

Le criticità

Nonostante i numerosi vantaggi, il lavoro agile presenta alcune sfide che richiedono attenzione per garantirne un’implementazione efficace:

  • Accesso alle risorse tecnologiche: non tutte le scuole dispongono di infrastrutture adeguate per supportare un lavoro a distanza efficiente e sicuro;
  • Disparità digitali: le competenze digitali dei dirigenti scolastici e del personale non sempre sono sufficientemente sviluppate per sfruttare appieno le potenzialità del lavoro agile;
  • Rischi per la coesione del gruppo di lavoro: la mancanza di interazioni dirette può ridurre il senso di appartenenza e la collaborazione tra i membri dello staff;
  • Sovraccarico lavorativo: l’assenza di una separazione netta tra ambiente lavorativo e personale può portare a un aumento delle ore di lavoro;
  • Necessità di una regolamentazione chiara: è fondamentale definire con precisione obiettivi, modalità operative e criteri di monitoraggio per evitare ambiguità e disparità.

Condizioni per un impatto positivo

Affinché il lavoro agile possa realmente migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi, è necessario:

  • investire nella formazione del personale per sviluppare competenze digitali e gestionali adeguate;
  • dotare le scuole di infrastrutture tecnologiche efficienti e sicure;
  • adottare una regolamentazione chiara che definisca obiettivi, tempi e criteri di valutazione delle performance;
  • promuovere una cultura organizzativa basata sulla fiducia e sulla responsabilità condivisa.

DS e lavoro agile: requisiti di accesso, durata dell’accordo, limiti e diritto alla disconnessione. Le proposte del Ministero

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