Lavoro agile ATA sino al 31 gennaio, sottoscritto verbale tra sindacati e ministero: sì a chi in quarantena e lavoratori fragili
Sottoscritto il verbale di confronto tra ministero dell’Istruzione e Organizzazioni sindacali Uil, Flc Cgil, Gilda, Cisl, Anief, Snals sul lavoro agile del personale ATA.
Sino al perdurare dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, ovvero sino al 31 gennaio 2021, ha accesso allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile il personale ATA a tempo determinato e indeterminato:
- in quarantena fiduciaria o isolamento fiduciario, se non in malattia;
- genitori il cui figlio convivente minore di anni sedici è stato sottoposto a quarantena o isolamento obbligatorio, preventivo o fiduciario o al quale è stata sospesa la didattica in presenza;
- in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita (lavoratori fragili), nonché i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992;
- con figli disabili che necessitino di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale, ai sensi dell’articolo 39 del decreto-legge18/2020;
- dichiarati in condizioni di fragilità dal medico competente, secondo le modalità e le indicazioni previste dalla Nota 11 settembre 2020, n. 1585;
- conviventi di persone immunodepresse.
Per chi non può svolgere attività da remoto – pensiamo in particolare alla situazione dei collaboratori scolastici – il dirigente scolastico ed il Dsga, favoriranno, su richiesta del dipendente, la massima flessibilità organizzativa consentendo di far ricorso a fruizione di ferie pregresse, ferie dell’anno scolastico, recupero ore, orario plurisettimanale, permessi.
Tutte le attività che si possono svolgere in modalità a distanza saranno favorite. Il dirigente scolastico organizza il lavoro su base giornaliera, settimanale e plurisettimanale.
Il Dirigente Scolastico determina le quote di personale necessarie ad assicurare l’apertura dei locali scolastici, la pulizia e
igienizzazione locali, assistenza alunni con disabilità, funzionamento laboratori, presenza alunni convittori, aziende agrarie, ecc, seguendo i criteri di competenza in ordine alle attività, viciniorietà di domicilio, lavoratori su cui non grava la cura dei figli, utilizzo di mezzi pubblici per recarsi al lavoro, rotazione.