Lavorerete per elaborare un sistema di nomine in linea con continuità didattica e rispetto delle graduatorie? Lettera

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Inviata da Maria Tomasi – Alla cortese attenzione dell’ideatore dell’algoritmo deputato alle nomine annuali dei docenti supplenti annuali e a tutti coloro che in varia misura hanno contribuito al perfezionamento di questo strumento e ne hanno validato in via ufficiale e/o ufficiosa l’utilizzo negli anni passati e in particolare nell’anno corrente.

Con la presente lettera aperta vorrei “ringraziarVi” a nome personale, ma senza temere di incorrere in errore, anche a nome dei moltissimi colleghi che come me si sentono turbati, umiliati e pure presi in giro.

Abbiamo compilato con cura e dovizia di particolari le domande per l’inserimento nelle Graduatorie provinciali (le cosiddette GPS) alcuni mesi fa, quando ancora presi dagli innumerevoli e importanti compiti di fine anno scolastico abbiamo aggiunto tra capo e collo questo ulteriore impegno.

Nel pieno dell’estate abbiamo successivamente compilato, con maggiore cura e attenzione se possibile, le domande per le preferenze nella scelta delle sedi scolastiche. Molti di noi però non lo hanno fatto in riva al mare o in cima a una vetta in vacanza, ma in concomitanza di una serie di lezioni per i corsi abilitanti partiti a luglio (ringraziamo il MIM per i tempi lunghi di attivazione, nonché per il livello di costo dei corsi suddetti).

A cavallo tra agosto e settembre riceviamo tutti in coro le nostre nomine, provincia per provincia, “sputate” dal sistema come tanti scontrini emessi contemporaneamente da un’unica cassa di quello stupefacente supermercato che è il sistema di assegnazione delle cattedre scolastiche.

Passo ora al caso personale, esemplificativo purtroppo della realtà di molti colleghi: ricevo una nomina per una cattedra di nove ore su classe di concorso (cdc) diversa da quella oggetto del corso abilitante che sto frequentando e al contempo vengo a sapere che una cattedra di diciotto ore della cdc affine al corso abilitante, la stessa cattedra su cui ero stata nominata lo scorso anno, è ancora libera per rinuncia del collega assegnatario, che nel frattempo è entrato di ruolo su altra scuola e perfino su altra provincia.

Non posso però rinunciare alla nomina delle nove ore e rendermi disponibile per la cattedra intera, pena l’esclusione per l’intero anno dalla graduatoria provinciale.

Nel giro di pochi giorni, mentre prendo servizio nella nuova scuola e partecipo ai primi incontri collegiali, la cattedra completa a cui aspiravo come prima scelta, e in linea con il percorso abilitante che sto frequentando a 350 km da casa (perché nella mia regione nessuna università ha potuto attivare corsi su quella cdc) è stata affidata ad un collega che in graduatoria risulta di tredici posizioni inferiori alla mia e con un punteggio inferiore di diciassette punti.

Per concludere la sottoscritta, unitamente al collega che mi sostituirà per il nuovo anno scolastico nelle mie vecchie classi dell’anno passato, congiuntamente a tutti i docenti precari nominati in questi giorni, inizieremo a lavorare per restare a fianco degli studenti e aiutarli nella loro crescita come persone e come cittadini ma Voi, destinatari di questa lettera aperta, lavorerete per “ritornare” a fianco di insegnanti e studenti, elaborando per l’anno 2025/2026 un sistema di nomine in linea con l’interesse della continuità didattica e nel rispetto delle graduatorie che faticosamente scaliamo di anno in anno?

Buon lavoro e arrivederci al prossimo giro.

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