Lavoratore fragile e la rendicontazione del lavoro in Smart Working: circolare e timesheet
In molti lavori scolastici e reviews aziendali un concetto che affiora con perseveranza è quello del potenziale di cui dispone ciascun lavoratore, e che vedono nello Smart Working lo strumento più adatto per poterlo sviluppare.
Tale impostazione prende avvio dalla Resource-based view che mette in risalto le risorse di cui dispongono le scuole come mezzi per mantenere e, addirittura, talvolta, ampliare, il vantaggio competitivo. Questa prospettiva, però, stringe a sé solo in parte quello che può considerarsi l’ampio spettro di fenomeni che lo Smart Working prende in analisi.
Le due prospettive dello Smart Working
Come è già stato affermato infatti lo Smart Working viene visto da una duplice prospettiva, che non è soltanto quella che attiene semplicemente all’organizzazione. Di fatti, mai come in questi ultimi mesi, la vastità dei cambiamenti tecnologici ci permette di propendere per un’idea di una attività di tipo manageriale che consideri tutti gli stakeholder dell’Istituto scolastico, in quanto questi sono uniti ed collegate con essa, nella cornice della network society, come afferma Giovanni Lorenzetto. I principi teorici, di fatto, sono, certamente, d’aiuto per informare chi si occupa di prassi manageriali, di dispositivi organizzativi e di organizzazione aziendale, dal momento che la scuola è, vieppiù, da considerare come un’azienda e come tale il lavoro va organizzato.
Il livello teorico
Se consideriamo il livello teorico possiamo mettere in risalto quattro concetti fulcro per la progettazione di tipo aziendale della nostra scuola di riferimento. Ecco perché alcune scuole hanno deciso decidono di dotarsi di pratiche per aggredire le numerose incertezze e per edificare la propria organizzazione interna.
Design for adaptability
Si tratta della path dependency che costringe le scuole a rimanere legate alle decisioni prese in passato, portatrici di vizi che possono invalidare un piano che deve essere ampio e, principalmente, dinamico. Serve avere come riferimento sia i servizi e i prodotti che, insieme, avvertire e rispondere ai cambiamenti ambientali esterni.
Designing for autonomy
Si intende quel controllo del trend lavorativo che si sta affermando negli ambienti lavorativi e che determina il successo di questo approccio.
Designing for integration (and co-ordination)
L’autonomia è problematica non solo per il management più orientato al controllo centralizzato, ma anche per chi la promuove all’interno dell’ambiente di lavoro. Tale autonomia, infatti, quando diventa non controllata, peggio, non organizzata, rischia col divenire l’anticamera di un contesto caotico e poco produttivo.
Designing for knowledge-sharin
Si tratta dell’approccio in base al quale la scuola crea e gestisce i flussi di conoscenza e i flussi informativi, e che facilita e supporta la ricerca e l’utilizzo di nuove soluzioni condivise.
- Smart Working e principi di questo modello
- Questi sono i principi che sottendono al modello organizzativo dello Smart Working:
- Obbligo di avvertire e adattarsi alle opportunità e alle minacce proveniente dall’esterno o dall’interno
- Illustrare le dinamiche della fattibilità di base
- Dotarsi di una knowledge-sharing che superi i confini dell’organizzazione
- Facilitare l’integrazione e il coordinamento
- Favorire una performance ripartita tra i lavoratori
- Bilanciare la verifica centralizzata dell’autonomia
Lo schema per comprendere le interazioni nelle scuole
Il Viable Systems Method, dunque, come afferma Giovanni Lorenzetto, è lo schema per comprendere meglio lo schema per capire le interrelazioni tra sistemi sociali, organizzativi e di informazione che permette alle imprese di trattare le difficoltà che provengono da un ambiente complesso e frammentato. È un modello fondato sull’auto-regolazione, sui flussi di informazioni, sui molteplici feedback, sulle poliedriche comunicazioni interne ed esterne, ma, non in ultimo, anche la coordinazione, l’integrazione, l’adattamento e, anche, infine, il controllo. Un sistema può essere definito viable (autosufficiente, funzionante) se possiede capacità di problem solving. E mai come in questo momento storico, la scuola necessità di trovare soluzione ai molteplici problemi.
Il lavoro del personale fragile
Essere ritenuto temporaneamente inidoneo significa non poter svolgere alcuna attività lavorativa e usufruire dell’assenza per malattia. Tuttavia, il docente può richiedere di essere utilizzato in altri compiti (solo in questo caso anche in modalità di lavoro agile, se ritenuto opportuno dal dirigente), ad esempio per il servizio di biblioteca e documentazione, per l’organizzazione di laboratori, per offrire supporto nell’utilizzo degli audiovisivi e delle nuove tecnologie informatiche.
L’utilizzazione del personale fragile
Il CCNI concernente i criteri di utilizzazione del personale dichiarato inidoneo alla funzione per motivi di salute, sottoscritto tra le parti il 25 giugno 2008 (CCNI Utilizzazioni inidonei), stabilisce, all’articolo 2, comma 4 che “il personale docente ed educativo riconosciuto temporaneamente inidoneo alle proprie funzioni può chiedere l’utilizzazione ai sensi della lettera a) del precedente comma 2. A tal fine sottoscrive uno specifico contratto individuale di lavoro di durata pari al periodo di inidoneità riconosciuta. La domanda di utilizzazione può essere prodotta in qualunque momento durante l’assenza per malattia, purché almeno 2 mesi prima della scadenza del periodo di inidoneità temporanea e, comunque, dei periodi massimi di assenza di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 17 del C.C.N.L. 29 novembre 2007”.
Il diritto del personale della scuola ad essere utilizzato in altri compiti
Dalla previsione contrattuale richiamata emerge esplicitamente il diritto del personale in parola ad essere utilizzato in altri compiti, prioritariamente nell’ambito del settore scuola, tenendo conto della preparazione culturale e dell’esperienza professionale maturata. L’utilizzazione del personale riconosciuto temporaneamente inidoneo potrà avvenire solo a domanda dell’interessato, da produrre senza indugio, all’esito del giudizio di idoneità, al Dirigente scolastico.
La rendicontazione del lavoro svolto
In allegato un esempio di circolare e un modello di rendicontazione necessari per verificare, step by step, settimana dopo settimana, il lavoro preorganizzato dal dirigente scolastico ai lavoratori fragili che hanno scelto di essere utilizzato in altri compiti, o, nel caso del personale ATA, dal DS e dal DSGA, per l’impiego del docente in smart working.