Lavorare a scuola è sempre più insostenibile: 8 docenti su 10 soffrono di stress e solo 3 su 10 si dichiarano soddisfatti della carriera, tra carichi emotivi, relazioni complesse e poca valorizzazione professionale

L’insegnamento in Italia si conferma una professione ad alto tasso di stress e complessità. Un’indagine condotta dal Centro Studi Erickson e dall’Università di Padova, pubblicata sull’International Journal of Educational Research, ha analizzato i livelli di stress percepito da un campione di 1.904 docenti italiani, evidenziando una situazione allarmante: l’85% degli insegnanti riporta un livello di stress pari o superiore a 7 su 10, mentre solo l’1,4% si colloca su valori bassi (≤ 3/10).
Il campione, composto per il 95,9% da donne e con un’età media di 45 anni, riflette la realtà di una categoria in cui la precarietà contrattuale è diffusa (78,9%) e la distribuzione riguarda principalmente la scuola primaria (43%).
Lo studio si basa sul Modello dello Stress Cumulativo, secondo cui lo stress nasce dall’accumulo di molteplici richieste e pressioni, che nel tempo si trasformano in un carico emotivo difficile da gestire, con effetti negativi anche sull’apprendimento degli studenti.
Le cause dello stress: burocrazia, relazioni e mancanza di riconoscimento
L’analisi individua tra le principali cause di stress cronico una burocrazia scolastica opprimente (7,4/10), relazioni complesse con colleghi, famiglie e dirigenti (tra 4,4 e 5,6/10) e una diffusa mancanza di riconoscimento professionale, sia in termini di remunerazione (3,68/10) che di opportunità di carriera (2,98/10). Un dato significativo riguarda l’esperienza: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, più anni di servizio non corrispondono a una maggiore resistenza allo stress.
Nonostante queste difficoltà, i docenti dichiarano livelli elevati di soddisfazione lavorativa per il rapporto con gli studenti (8,55/10) e per lo stimolo intellettuale offerto dalla professione (7,98/10), a conferma di una forte motivazione intrinseca che però rischia di essere erosa dal peso delle criticità strutturali.
Risorse e soluzioni: il ruolo del benessere personale e del supporto psicologico
Lo studio mette in luce anche alcuni elementi protettivi che aiutano a contenere lo stress: la cura del benessere personale (6,16/10), il sostegno sociale informale di colleghi (6,65/10) e famiglia (6,00/10), e la soddisfazione derivante dal lavoro con gli studenti. Tuttavia, il ricorso ai servizi di supporto psicologico nelle scuole resta molto basso (2,32/10), così come quello a terapeuti esterni (2,44/10), a causa di barriere culturali e di accessibilità.
Gli autori dello studio sottolineano la necessità di snellire la burocrazia, valorizzare la professione docente e potenziare i servizi di supporto psicologico come strategie fondamentali per migliorare il benessere degli insegnanti.