“L’autonomia differenziata comporterà la riduzione dei programmi scolastici e del reclutamento dei docenti”. M5S all’attacco

“Ieri potrebbe essere ricordato come il giorno in cui la scuola pubblica italiana ha subito un colpo fatale. Nonostante i tagli previsti dalla legge di bilancio, la riduzione del numero di istituti e dirigenti scolastici, e le dichiarazioni irresponsabili del ministro dell’istruzione, il governo ha approvato la legge sulle autonomie per accontentare la Lega in vista delle elezioni regionali”.
Il Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione alla Camera e al Senato, in una nota, afferma che si opporrà con ogni mezzo alla distruzione del sistema scolastico nazionale e sosterrà la comunità scolastica in ogni forma di mobilitazione per fermare questo scempio divisivo e antidemocratico.
“Questo comporterà un’impressionante riduzione dei programmi scolastici, del reclutamento degli insegnanti e dell’unità del sistema scolastico nazionale. Soprattutto, sarà un segnale del sistema basato su disuguaglianze, con gli studenti del centro e del sud che vedranno il loro diritto allo studio e il valore dei loro titoli messi in discussione, e le scuole che dipenderanno dai capricci politici dei presidenti regionali”.