L’attrice Lucia Sardo: “Mio figlio dopo una bocciatura a scuola è diventato un hikikomori. Dopo un lungo percorso ne è venuto fuori”
Cresce in Italia il fenomeno degli hikikomori, termine giapponese che significa “stare in disparte”, a indicare i giovani che si isolano dal mondo esterno, rifugiandosi nelle proprie stanze.
Un disagio sociale in forte aumento, soprattutto dopo la pandemia, che colpisce ragazzi tra i 14 e i 30 anni, spesso dotati di elevata intelligenza e sensibilità. L’ansia sociale, la difficoltà a relazionarsi con i coetanei e l’incertezza verso il futuro sono tra le principali cause di questo ritiro volontario, che in Italia conta già tra i 50 e i 70 mila casi. “Un futuro senza speranze e il senso di non appartenenza alla società mi hanno portato a un isolamento progressivo e profondo”, racconta Gioacchino Cappelli, attore che ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’hikikomori.
La scoperta e il difficile percorso di ritorno
Lucia Sardo, attrice e madre di Gioacchino, descrive il difficile percorso di scoperta e accettazione del problema del figlio: “Mi sono accorta che mio figlio aveva un problema quando venne bocciato a scuola. Lui era molto intelligente, ma invece di studiare passava le notti sveglio a giocare ai videogiochi”. Sardo sottolinea le difficoltà incontrate nel comprendere la situazione e nell’ottenere un aiuto adeguato: “Qualcuno mi suggerì di buttarlo fuori di casa, ma il cuore di mamma sapeva che non era così”. Solo dopo numerose ricerche online, la madre è riuscita a dare un nome al problema del figlio, trovando finalmente il supporto necessario in una clinica specializzata. “È stato un periodo difficile anche per me – confessa Sardo – non uscivo più di casa neanche io”.
La rinascita attraverso l’arte e la sensibilizzazione
Gioacchino, oggi attore e insegnante di recitazione, ha superato il suo isolamento e ha trasformato la sua esperienza in uno spettacolo teatrale dal titolo “C’è nessuno”, con cui sensibilizza giovani e genitori sul tema dell’hikikomori. “Per venirne fuori, serve consapevolezza”, spiega Gioacchino. “Crescendo e con l’aiuto dei miei genitori, ho capito che il tempo scorre e che dovevo ripartire”. Il giovane attore sottolinea l’importanza dell’ascolto e della comprensione da parte dei genitori: “Ai genitori raccomando di entrare nel mondo dei propri figli, delle loro passioni, solo così si sentiranno capiti e sapranno di non essere soli”.