L’attore con sindrome di down, Gianluca Spaziani, agli studenti dell’Ascione: “Siate ottimisti e credete nei vostri sogni”

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La docente Mariella Amore, con il figlio Gianluca Spaziani

“Su Gianluca non è stato posto un percorso precostituito, ma uno realizzato sui suoi desideri. Non gli abbiamo mai imposto qualcosa da fare, ma è sempre stato lui a indicare cosa avrebbe voluto fare. Prima il Liceo Classico, poi Lettere all’Università, contemporaneamente il laboratorio teatrale di Maurizio Spicuzza a Palermo, che ha visto in lui un talento. La scuola di teatro di Emma Dante più avanti, e oggi la scuola AtaLab, dove va due volte a settimana.”

A raccontarci la straordinaria e quotidiana storia umana e professionale di Gianluca Spaziani, giovane con sindrome di down, di 32 anni, attore professionista di cinema e teatro – ha recitato al cinema con il grande Stefano Accorsi, per la regia di Sergio Castellitto – è sua madre, la docente Mariella Amore, che insegna diritto all’Istituto Comprensivo “Pio La Torre” di Palermo. La professoressa Amore è presente all’evento-dibattito dell’Istituto Superiore “Ernesto Ascione” a Palermo, con la proiezione del cortometraggio “Un oggi alla volta”, per la regia di Nicola Conversa, dov’è protagonista suo figlio Gianluca.

Gianluca risponde con particolare compostezza e professionalità, con gioia ed entusiasmo alle domande di studentesse e studenti dando loro anche dei consigli: “Siate ottimisti, abbiate fede e credete nei vostri sogni”. Un invito a riflettere sul concetto di diversità.

La preside della scuola Ascione, Sara Inguanta, spiega perchè ha voluto questo incontro con Gianluca nell’Istituto a Borgo Nuovo. “Dobbiamo parlare di diversità? Se partiamo da questo presupposto non abbiamo centrato l’argomento, ma se parliamo dell’individualità che c’è in ognuno in noi, questo è il concetto di diversità che piace a questa comunità scolastica.”

Incontro con Gianluca Spaziani all'Istituto Ascione di Palermo
Incontro con Gianluca Spaziani all’Istituto Superiore “Ernesto Ascione” di Palermo

“Nel rispetto delle proprie individualità spiega la preside Inguantacerchiamo di tramare un percorso inclusivo per tutti i nostri studenti. Un’inclusione che mette tutti a proprio agio. Per questo motivo oggi c’è Gianluca. La diversità è una ricchezza che ci educa all’accoglienza, alla piena consapevolezza dei propri limiti e dei propri pregi, delle proprie genialità e delle proprie inclinazioni. Cerchiamo di valorizzare le diversità a scuola e fuori dalla scuola facendo sentire tutti protagonisti di un percorso che costruiamo insieme. Siamo tessere di un mosaico che insieme costituiscono una comunità. Quelle risorse che ognuno di loro possiede devono essere utilizzate al massimo perché siano quello stimolo per affermarsi come uomini e cittadini, come donne e cittadine.”

“Bisogna partire dalle risorse che ognuno possiede, perchè tutti abbiamo delle risorse; e costruire e lavorare senza imporre nulla”, dice la Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Palermo, Giovanna Perricone, intervenuta al dibattito sul cortometraggio all’Ascione. “Quando sentiva i compagni che volevano iscriversi all’Universitàcontinua la madre di Gianluca -, anche Gianluca ha voluto fare l’Università. E si è iscritto a Lettere, e si è laureato.”

“Questo cortometraggio continua la donna, anche docente di diritto, che porta in giro per le scuole l’esperienza di suo figlio come modello professionale e umano da seguire – pone in essere tematiche come la fragilità vista come un’anomalia, che ci riporta al timore di non essere all’altezza. Invece è proprio la fragilità che ci consente di considerare i nostri limiti. Perché i limiti li abbiamo tutti, e il confronto con questi limiti è un importante via di riflessione.”

A teatro Gianluca “si trasforma”. Ultimamente ha interpretato un ruolo femminile in uno spettacolo dove ha messo in campo la sua genialità, cambiando il tono di voce ed entrando nell’universo femminile per riuscire ad interpretarlo. Dal comico al drammatico, dal cinema al teatro. La giovane promessa del teatro e del cinema, Gianluca Spaziani, ha recitato nel film “Fortunata” con l’attore Stefano Accorsi, per la regia di Sergio Castellitto. Ha fatto tre film, altri provini per cui attende risposta. Con il cortometraggio “Un oggi alla volta” è stato premiato come miglior attore.

Incontro con Gianluca Spaziani all'Istituto Superiore "Ernesto Ascione" di Palermo
Incontro con Gianluca Spaziani all’Istituto Superiore “Ernesto Ascione” di Palermo

E allora, chiedo alla mamma di Gianluca, docente di diritto: “Cos’è quindi il diritto quando si parla di disabilità?”. Risponde lei: “È il diritto ad essere grandi e ad avere riconosciuta la pienezza della vita adulta, il diritto a vivere in maniera autonoma, il diritto al lavoro, a non essere considerato come un assistito, il diritto ad una vita relazionale e sentimentale. Si parla di cultura del rispetto, ma se non c’è rispetto di questi diritti rimane tutto sulla carta.”

“Gabriele ha tantissimi amici continua la docente Amore e madre di Gianluca -, con i quali esce, va alle feste, parte, è stato in Marocco, a Tenerife, a Madrid. Gli amici lo considerano uno di loro. È partito anche da solo a Milano per andare a trovare il suo migliore amico che lavora lì. Ha la patente, ma non guida, prende i mezzi, la sera fa tardi quando è in giro con gli amici.”

La presenza di Gianluca all’Istituto Ascione segna la tappa di un percorso di inclusione e rispetto delle differenze che la scuola nel quartiere Borgo Nuovo a Palermo porta avanti da anni. In questa cosiddetta “periferia” del capoluogo siciliano, recentemente sulle cronache per spiacevoli fatti di mafia, la scuola tiene aperte le cancellate sulle quali qualcuno vorrebbe apporre l’etichetta “periferia”.

“Scuola ‘di’ Borgo Nuovo? O scuola ‘a’ Borgo Nuovo?”, chiedo quindi alla preside Sara Inguanta. E lei risponde: “Una proposizione che fa la differenza. Perchè questa scuola è una risorsa a cui può fare capo qualsiasi quartiere della città o paese vicino. Un punto di riferimento. Noi diciamo la scuola ‘a’ Borgo Nuovo, perchè la scuola ‘di’ Borgo Nuovo etichetta questo quartiere.

Noi, invece vogliamo essere una possibilità di scelta degli adolescenti. Vogliamo esserlo per il valore della scuola. L’utenza negli anni è cambiata, i ragazzi e le ragazze arrivano da tutta la città e dai paesi vicini. Per una scuola essere etichettata ‘scuola di un quartiere’ equivale a mettergli una cancellata intorno, che chiude, noi invece questa cancellata la teniamo sempre aperta.

Siamo orgogliosi, infine conclude la preside Inguanta -, di aver superato le 200 iscrizioni per il nuovo anno scolastico. Un dato in controtendenza al trend nazionale, per i nostri indirizzi di Ottico, Odontotecnico, Tecnico-Chimico-Biologico ad indirizzo sanitario e ambientale, Informatico, Tecnico-Informatico, Agrario e Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo. A fronte di 115 ragazzi che usciranno, ne entreranno più di 200 l’anno prossimo.”

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