Latino e greco, ecco un metodo innovativo che sfida l’Intelligenza Artificiale

Nell’era digitale, dominata dall’Intelligenza Artificiale e dalle soft skills, il latino sembra essere una materia in crisi. La semplificazione del mondo, la “liquidità” della società contemporanea e la tecnologia che spesso sostituisce il pensiero strutturato mettono in discussione l’utilità dell’istruzione classica.
Come segnala il Corriere della Sera, un docente salentino, Giampiero Ruggiero, ha ideato un metodo innovativo per insegnare il latino e il greco agli studenti di oggi, riscuotendo successo e interesse in tutta Italia. Il Metodo Ruggiero, sperimentato sotto la supervisione dell’Università del Salento, si propone come alternativa al tradizionale metodo grammaticale-traduttivo, che appare ormai inefficace per le nuove generazioni.
Il punto di forza del Metodo Ruggiero risiede nella sua capacità di coniugare l’apprendimento delle lingue classiche con un approccio pragmatico e operativo. La grammatica viene presentata in modo funzionale, privilegiando l’utilità pratica alla sistematica conoscenza. Un esempio concreto è l’apprendimento del gerundio latino: invece di memorizzare liste di vocaboli, gli studenti imparano a utilizzarlo in contesti concreti, formulando frasi semplici e di senso compiuto, come “ad scribendum calamo utor” (uso la penna per scrivere).
Tale approccio, basato sull’uso attivo della lingua, sul coinvolgimento sensoriale e sull’acquisizione graduale di morfologia e sintassi, si distacca nettamente dal metodo tradizionale. L’obiettivo è motivare gli studenti attraverso l’uso comunicativo del latino in contesti verosimili.