L’ansia matematica dei genitori influisce sullo sviluppo delle competenze numeriche nei bambini già dai 3 anni e mezzo. I risultati di uno studio condotto da 4 ricercatori

L’ansia legata alla matematica è considerata un fattore che può compromettere il rendimento scolastico, condizionando non solo i risultati nei test ma anche la capacità di apprendere nuovi contenuti. Meno approfondita risulta, invece, l’influenza dell’ansia matematica dei genitori sulle abilità numeriche e sul benessere emotivo dei figli, in particolare nella fascia d’età prescolare. Il presente studio longitudinale ha esaminato l’associazione tra l’ansia matematica dei genitori e lo sviluppo matematico dei bambini dalla prima infanzia fino all’età di otto anni.
Il disegno della ricerca
L’indagine ha valutato l’ansia matematica dei genitori quando i figli avevano 3 anni e mezzo. Successivamente, ha monitorato le competenze numeriche dei bambini nel periodo prescolare, per poi analizzare sia le abilità matematiche che l’ansia verso la matematica dei bambini a 8 anni. L’obiettivo era individuare eventuali collegamenti tra le variabili rilevate nel tempo e comprendere se l’ansia dei genitori potesse agire indirettamente sul rendimento e sul vissuto emotivo dei figli.
I risultati principali
L’analisi statistica ha evidenziato alcune relazioni significative:
- l’ansia matematica dei genitori è risultata associata negativamente con le competenze numeriche dei figli già in età prescolare;
- le abilità numeriche precoci dei bambini sono risultate collegate sia con le competenze matematiche sia con l’ansia matematica a 8 anni;
- non è emersa un’associazione diretta tra l’ansia matematica dei genitori e quella dei figli a 8 anni.
In sostanza, l’influenza dell’ansia genitoriale si manifesta attraverso le competenze numeriche acquisite nella prima infanzia, le quali a loro volta predispongono i bambini a livelli differenti di rendimento e vissuto emotivo nell’ambito matematico.
L’ansia matematica come espressione di una condizione familiare
Numerose ricerche hanno sottolineato come l’ansia, intesa come timore costante o preoccupazione incontrollabile, sia un disturbo frequente sia tra adulti sia tra bambini. Le difficoltà emotive dei genitori, comprese quelle non clinicamente significative, possono riflettersi sul benessere dei figli attraverso molteplici meccanismi: modellamento comportamentale, stili educativi inadeguati, fattori ambientali. In tale quadro, anche l’ansia specifica verso la matematica può rappresentare un fattore ambientale potenzialmente sfavorevole allo sviluppo infantile.
Il ruolo delle esperienze precoci
Le famiglie con alti livelli di ansia matematica tendono a limitare le esperienze numeriche condivise, come giochi con i numeri o dialoghi che includono riferimenti matematici. Tale evitamento, unito alla possibile trasmissione emotiva negativa durante le attività con i figli, riduce le opportunità di apprendimento spontaneo in contesti informali. In questo modo, i bambini possono sviluppare competenze numeriche più fragili già prima dell’ingresso alla scuola primaria.
Come si sviluppa dell’ansia matematica
Nel tempo, è emerso che l’ansia verso la matematica nei bambini può dipendere anche dalle competenze numeriche precoci: una scarsa padronanza può favorire un atteggiamento negativo e timoroso verso la disciplina. Tuttavia, questo legame non è unidirezionale e potrebbero esistere influenze reciproche tra prestazioni e stati emotivi, anche se nel presente studio non è stato possibile valutare direttamente l’ansia matematica nei primi anni di vita.