L’anno 2013 vale ai fini giuridici e della ricostruzione di carriera, lo dice il Tribunale di Biella dopo la Cassazione: Anief rilancia i ricorsi

Anche l’anno 2013 va considerato utile ai fini della ricostruzione di carriera: il sindacato Anief lo ha sempre sostenuto, adesso anche i giudici stanno portando avanti questa posizione.
Come a Biella, dove il Tribunale ha deciso che l’annualità cancellata dal Governo Letta ai fini della carriera va invece considerata valida e alla pari delle altre. Per il giudice, infatti, deve “essere valutato, ai soli fini giuridici per il calcolo dell’anzianità di servizio, anche l’attività prestata nell’anno 2013 (vd. Cass. Sez. lav., ord. 16632/24)”.
Esultano, di conseguenza, l’Anief e il suo presidente nazionale Marcello Pacifico: “Il riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della carriera lo abbiamo sempre sostenuto, perché averlo cancellato rappresenta una delle scelte più buie che si potevano fare contro i lavoratori della scuola, già vessati da stipendi bassi e nessuna considerazione sul fronte del pre-pensionamento che invece meriterebbero vista l’alta percentuale di casi burnout riconosciuti. Quella di Biella è la prima sentenza di un Tribunale dopo quella della Cassazione: il 2013 vale quindi ai fini giuridici e della ricostruzione di carriera. Siamo convinti che ne seguiranno diverse altre”, conclude il leader del sindacato autonomo.
Prosegue la raccolta di adesioni da parte dell’Anief al ricorso per il riconoscimento dell’anno 2013 ai fine della progressione di carriera e conseguente adeguamento stipendiale: per maggiori informazioni cliccare qui.