Lancini: “Alcune scuole sono il luogo che rappresenta di più la competizione. Sbagliato puntare su bollini o smile. Si punti all’apprendimento non al risultato” [VIDEO]

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Su YouTube, sul canale ufficiale del Salone Internazionale del Libro di Torino, è stata rilasciata una video lezione di Matteo Lancini, noto psicologo, riguardo le dinamiche tra scuola, genitori e studenti.

Lo psicologo condivide il suo punto di vista su come la fragilità degli adulti influenzi l’educazione e la comprensione degli adolescenti.

Lancini sottolinea come gli adulti faticano ad ascoltare “le emozioni disturbanti”, quelle che fanno parte del processo di crescita come la tristezza e la rabbia. “Genitori e a volte fa fatica ad ascoltare anche la scuola dentro una società così complessa e sotto pressione anche dei genitori o dei mass media”.

Lo psicologo, poi, critica alcune pratiche scolastiche che incentivano la competizione fin dalla scuola primaria, come l’uso di bollini o smile, alimentando un desiderio di risultato piuttosto che di apprendimento. “Alcune scuole rappresentano il luogo che alimenta di più la competizione”, osserva Lancini.

Gli adolescenti oggi lottano con un vuoto identitario e un’ansia generalizzata, dovuti in parte alla mancanza di prospettive future e identificazione con le generazioni precedenti. “Non c’è identificazione con le nuove generazioni. Non c’è nessuna possibilità di riuscire a far sentire a questi ragazzi che si stanno prendendo dei provvedimenti che li inseriscano all’interno della società in cui vivono”, sottolinea Lancini.

Lo psicologo, dunque, alla necessità di un ascolto più attento e di una maggiore comprensione delle esigenze emotive e psicologiche degli adolescenti in un mondo in rapida evoluzione.

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