La vita del professore precario e l’algoritmo: a 47 anni sto seriamente pensando di cambiare lavoro. Lettera

Inviata da Samanta Serrago – Sono un’insegnante di scuola superiore, purtroppo precaria da oramai 10 anni. Premetto che amo il mio lavoro nonostante la fatica di stare in classe, l’incertezza dei genitori e lo stipendio davvero basso.
Purtroppo però, a causa del funzionamento dell’algoritmo ( il cui funzionamento davvero non comprendo), negli ultimi anni ho sempre cambiato scuola.
E ora, a 47 anni compiuti, non ne posso davvero più.
Come si fa a ricominciare ogni anno in un posto diverso? Con colleghi, alunni e regole sempre differenti? Sono passata da un sociosanitario a un alberghiero…
Ci metto 2 mesi a conoscere i ragazzi, entrare in sintonia e collaborazione con famiglie e colleghi… cerco di lavorare sempre al meglio delle mie possibilità e per cosa?
Per ricominciare tutto da capo… ogni anno…
Trovo che questo metodo non funzioni e sia davvero tremendo sia per gli insegnanti che per gli studenti che ogni anno cambiano 5 o 6 professori. Ci perdiamo tutti.
È così difficile da comprendere?
Per la prima volta in 10 anni sto seriamente pensando di cambiare lavoro…