La vice preside: “Niente minigonne, sennò ai prof gli cade l’occhio”. Esplode un caso di dress code a Roma
Divampa la polemica in una scuola di Roma sul dress code degli studenti.
Al liceo classico “Socrate”, secondo quanto segnala La Repubblica, la vice preside avrebbe ripreso una studentessa per via della sua gonna. La docente avrebbe chiesto alla ragazza un abbigliamento più sobrio perché “a qualche prof poteva cadere l’occhio”
La ragazza precisa che quello portato dall’amica non era un indumento troppo scoprente, ma “una gonna normale, morbida. E che comunque, a prescindere da tutto, era il suo modo di esprimersi”.
Il preside, informato sui fatti, ha risposto a La Repubblica. “Personalmente non ne so nulla – dice Carlo Firmani – ma su una cosa posso garantire personalmente: il Socrate fa della libera espressione un punto fermo. Per me è ovvio che tutte e tutti possono vestirsi come vogliono, gli unici limiti sono la Costituzione, il codice penale, e naturalmente un po’ di buon senso. Di certo non abbiamo un dress code né ci verrebbe mai in mente di imporlo”.
La polemica sul dress code è divampata anche in Francia. In alcuni istituti francesi sono stati banditi crop top e gonne corte perché considerati provocanti. Il ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer ai microfoni di BfmTv ha commentato: “Basta vestirsi normalmente e tutto andrà bene. Credo che sia arrivato il momento che in questo Paese ci siano posizioni equilibrate, tra coloro che non vogliono che si veda il loro viso e coloro che vogliono indossare abbigliamento di ogni genere penso che ci vorrebbe un po’ di buon senso”.