La tragedia di Maria, morta a 15 anni in classe. Il ricordo commosso di un professore: “Sognava di fare l’attrice”

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Si è spenta tragicamente la giovane Maria, studentessa di 15 anni di un liceo di Giugliano, in provincia di Napoli. La ragazza è stata colta da un malore improvviso poco dopo l’inizio delle lezioni. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei docenti e dei compagni, e l’intervento tempestivo dei sanitari del 118.

Le cause del decesso sono ancora da accertare, ma al momento le ipotesi più probabili sono un infarto o un’aneurisma. Non è chiaro se la ragazza soffrisse di eventuali patologie pregresse.

Il ricordo commosso del professore di teatro

A ricordare Maria con profonda commozione è stato il suo professore di teatro, che sui social ha pubblicato un toccante post:

“Era il 24 febbraio, prima lezione del laboratorio di teatro. Tante ragazze piene di vivacità e allegria si ritrovavano con me dopo un anno per portare in scena un nuovo spettacolo teatrale come evento di fine anno. Poi una sedia, mi sembrava più piccola delle altre. Su tale sedia era seduta, in silenzio, una ragazzina che non conoscevo, guardava tutti senza parlare ma sorrideva, sola ma felice”.

“Le chiesi: ‘anche tu sei qui per il laboratorio teatrale?’ Rispose semplicemente: ‘sì a me piace il teatro’. Dopo pochi minuti iniziammo con la prima esercitazione: ognuno doveva presentarsi agli altri come se lo facesse davanti ad un pubblico teatrale. Tutti lo fecero con un pochino di naturale timidezza, incertezza. Tu guardavi tutte con i tuoi vispi occhioni e sorridevi”.

“Quando fu il tuo turno immaginavo che ti saresti nascosta dietro la tua presunta timidezza. Invece no, convinta e con decisione, con la tua bellissima vocina dicesti semplicemente: ‘Mi chiamo Maria, frequento il primo anno dell’indirizzo Informatica. Partecipo per la prima volta ad un progetto teatrale ma un giorno mi piacerebbe diventare un’attrice’. Mi colpirono molto quelle tue poche parole”.

“Da quel giorno hai sempre occupato quella sedia, la TUA sedia. Sempre attenta, sempre rispettosa del ruolo e da subito perfettamente inserita nella parte che ti avevo assegnata e che in pochi giorni avevi imparato a memoria. Nelle prossime lezioni, nel prossimo spettacolo, vedremo ancora quella sedia, non sarà più una piccola sedia ma una sedia grandissima, e non sarà mai vuota perché la nostra Maria sarà sempre lì con noi e diventerà, ne sono certo, una GRANDE ATTRICE. Ed il suo pubblico sarà il più bello del firmamento, quello degli ANGELI. Ciao piccola Maria, sarai sempre nei nostri cuori”.

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