La storia di Veronica, da Catania a Carpi per insegnare: “Costretta a convivere con altre due ragazze per risparmiare sull’affitto e avere soldi per i corsi da 2500 euro”
Veronica, 32 anni, insegnante precaria, racconta la sua difficile esperienza nel mondo della scuola. Trasferitasi dalla Sicilia a Bologna per completare gli studi, vive a Carpi da cinque anni, condividendo un appartamento con altre due ragazze per far fronte agli elevati costi degli affitti.
“In passato avevo iniziato a cercare una situazione per conto mio ma le richieste erano assurde“, racconta Veronica a La Gazzetta di Reggio, spiegando come la scelta della condivisione le permetta di risparmiare, pur con molti sacrifici.
Dopo anni di lavori saltuari, Veronica ha ottenuto il suo primo incarico annuale a Carpi nel 2020. Oggi insegna in una scuola media, muovendosi a piedi per evitare i costi di un’auto. “Sto facendo delle scelte di rinuncia per risparmiare”, confessa, mettendo in luce la necessità di affrontare corsi di abilitazione e specializzazione per poter aspirare a un posto di ruolo.
Veronica ha partecipato al concorso ordinario per la Sicilia, ma critica il sistema di reclutamento basato sui titoli, che avvantaggia chi ha maggiori possibilità economiche. “Il Ministero ha messo in atto un vero e proprio mercato di vendita di titoli”, denuncia, sottolineando come i corsi di specializzazione, pur costosi, non sempre garantiscano punteggi significativi. Attualmente, sta frequentando un corso di specializzazione per l’insegnamento di sostegno in Sicilia, affrontando ulteriori spese e viaggi.
La giovane insegnante auspica un cambiamento di rotta da parte del governo, chiedendo maggiore attenzione per la scuola e le relazioni con gli studenti. “La scuola sono i ragazzi e le relazioni con loro”, afferma, esprimendo l’amarezza di non poter garantire la sua presenza l’anno successivo ai suoi alunni.