La storia di Sofia Corradi, la mamma del programma Erasmus. La nipote: “Non solo programma di studio, ma ponte tra le persone”
Un’aula magna gremita alla Sorbona di Parigi ha celebrato la figura di Sofia Corradi, la “mamma Erasmus”, colei che ha dato vita a uno dei programmi di scambio culturale più famosi e di successo al mondo.
A rappresentare Corradi, impossibilitata a partecipare per motivi di salute, è stata la nipote Margherita Ventura, laureanda in Psicologia, anch’essa un’erasmiana come la sorella Alice.
La storia di Sofia Corradi e del programma Erasmus è iniziata con una “arrabbiatura”. Al rientro da una borsa di studio alla Columbia University di New York, la sua università italiana, la Sapienza di Roma, non le riconobbe gli esami sostenuti in America. Da quell’esperienza nacque la determinazione di Corradi di creare un sistema che permettesse il riconoscimento dei periodi di studio all’estero.
Dopo anni di impegno e perseveranza, nel 1976, grazie a un progetto pilota della Commissione Europea, venne gettata la base per quello che sarebbe diventato il programma Erasmus, ufficialmente lanciato nel 1987. Da allora, milioni di studenti hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza di studio e di vita all’estero, arricchendo il proprio percorso formativo e personale.
Margherita Ventura, nel suo discorso alla Sorbona, ha sottolineato l’importanza dell’Erasmus non solo come programma di studio, ma come strumento per creare ponti tra le persone, abbattendo barriere culturali e pregiudizi. Un messaggio di pace e di unità, quanto mai attuale in un’Europa che affronta nuove sfide.
La storia di Sofia Corradi e del programma Erasmus ci ricorda l’importanza della perseveranza, della passione e della visione. Un esempio di come un’idea, nata da un’esperienza personale, possa trasformarsi in un progetto di portata europea, capace di cambiare la vita di milioni di giovani. Oggi, l’Erasmus è molto più di un programma di scambio: è un’esperienza di vita che ha plasmato intere generazioni di europei. Un’eredità che continua a vivere grazie all’impegno di chi, come Sofia Corradi, crede nel potere dell’educazione e della cultura come strumenti di crescita e di dialogo.