La storia di Pietro Morello, oltre 3,5 milioni di follower su Tik Tok: “Vittima del bullismo. Perdono i miei compagni, gli insegnanti no, dovevano vigilare”
Il profilo di Pietro Morello, un ventiquattrenne torinese, si distingue nel panorama delle personalità emergenti su TikTok. Con 3,7 milioni di follower, Morello sta attirando l’attenzione non solo per il suo talento musicale, ma anche per il suo impegno umanitario e la capacità di raccontare storie significative attraverso i suoi canali social.
Formalmente, Morello si definisce un operatore umanitario. I social media e la musica sono i mezzi attraverso i quali porta avanti la sua missione. Cresciuto in una famiglia di insegnanti, ha scoperto nella musica un rifugio dal bullismo subìto durante gli anni scolastici, grazie anche al supporto di un insegnante di chitarra che lo ha guidato nel mondo della musica: “Posso dire di aver perdonato tutti i miei compagni, ma nessuno degli adulti — come gli insegnanti — che avevano il ruolo di tenere sotto controllo la situazione. Anche nello spettacolo, quando parlo di questi temi mi rivolgo agli adulti: se il bullismo esiste non è colpa dei ragazzi, ma dell’assenza dello sguardo dei “grandi”, afferma in un’intervista al Corriere della Sera.
All’età di 18 anni, Morello ha intrapreso la sua prima missione umanitaria al confine tra Romania e Ucraina. Da allora, ha lavorato in diverse regioni, tra cui Siria, Congo, Ruanda e Kenya, collaborando con la Onlus “Una mano per un sorriso”.
Oltre al lavoro internazionale, Morello è attivo anche a Torino, dove si dedica ai bambini ricoverati in reparti oncologici e terminali, utilizzando la musica per accompagnare e raccontare le loro storie. La sua esperienza personale con il bullismo lo ha portato a concentrarsi particolarmente sui bambini in età scolare, cercando di sensibilizzare gli adulti sul ruolo che possono svolgere nella prevenzione di questi fenomeni.
La sua popolarità è aumentata durante il lockdown a causa del Covid-19, quando ha iniziato a condividere video su TikTok, ottenendo una rapida risposta positiva. Morello sfrutta queste piattaforme non solo per condividere il suo talento musicale, ma anche per parlare delle sue missioni umanitarie e sensibilizzare su temi importanti. Nonostante la presenza di alcuni hater, rimane focalizzato sulla sua missione, motivato da una profonda sensazione di felicità che deriva dal suo lavoro.