La storia di Michael, ragazzo hikikomori: vince la paura e torna in classe, ma viene bocciato

La storia di Michael, giovane studente raccontata da Il Fatto Quotidiano, ci mostra quanto possa essere arduo il percorso di reinserimento sociale dopo un periodo di isolamento volontario.
L’anno dell’isolamento
Durante l’anno scolastico 2022/2023, Michael aveva scelto di isolarsi completamente, rifiutandosi di lasciare la sua camera. Tale comportamento, noto come fenomeno hikikomori, aveva gettato i suoi genitori nella disperazione. Nonostante i loro sforzi, inclusa l’iscrizione a un diplomificio in Campania, Michael era rimasto irremovibile nella sua decisione di non frequentare la scuola.
Un inaspettato ritorno
Con grande sorpresa di tutti, a settembre scorso Michael ha fatto un passo coraggioso: ha preparato il suo zaino e si è recato a scuola, riprendendo una routine che aveva abbandonato da tempo.
Una decisione controversa
Nonostante gli sforzi di Michael e il percorso personalizzato attivato, il percorso dello studente è stato tutt’altro che semplice. Al termine dell’anno scolastico, la scuola ha preso la decisione di bocciarlo, obbligandolo a ripetere l’anno. La bocciatura rappresenta un duro colpo per Michael, che aveva faticosamente cercato di reintegrarsi nel contesto scolastico. Il timore è che questa battuta d’arresto possa spingerlo nuovamente verso l’isolamento, vanificando i progressi fatti.
La storia di Michael ci pone di fronte a importanti questioni riguardanti l’inclusione scolastica e il supporto necessario per gli studenti che affrontano sfide psicologiche. Mentre non abbiamo elementi sufficienti per giudicare l’operato della scuola, è evidente che casi come questo richiedono un approccio sensibile e personalizzato, che tenga conto non solo del rendimento scolastico, ma anche del benessere complessivo dello studente.