La storia di Lorenza, docente precaria: “Sola con la mia bambina. Quest’anno nessuno mi chiama, sono disperata, come farò?”
Lorenza, insegnante di scuola secondaria, si trova a fronteggiare una realtà lavorativa complessa e frustrante. Nonostante abbia risposto a una trentina di interpelli per il sostegno, non ha mai ricevuto chiamate, evidenziando un problema di accesso alle opportunità lavorative.
“Ho deciso di fare anche il corso in più, si tratta di alcune ore per fare eventualmente anche docente di sostegno, ma pare che anche il sostegno quest’anno sia un problema”, spiega Lorenza a Leggo, sottolineando la sua determinazione a migliorare le proprie competenze.
La situazione è aggravata dalla necessità di acquisire ulteriori crediti formativi. “Io per lavorare ho una laurea triennale, una laurea magistrale, 24 crediti formativi – pagati anche quelli 600 euro perché mica te li regalavano”, racconta. Nonostante i suoi sforzi, la mancanza di continuità lavorativa e una posizione bassa in graduatoria la costringono a investire migliaia di euro in corsi come il Tfa sostegno.
“Mi sono decisa a farlo perché ho pensato che potesse aiutarmi a lavorare”, rivela Lorenza, esprimendo la sua frustrazione per la situazione attuale. “La speranza sarebbe quella di farmi chiamare per fare qualche supplenza di sostegno. Non so più dove sbattere la testa”. La precarietà del suo lavoro la spinge a cercare alternative, ma la ricerca di un’occupazione si rivela difficile. “Mando cv a destra e a manca ma al momento non mi sta filando nessuno”, afferma, evidenziando le difficoltà di conciliare lavoro e impegni familiari.
Lorenza non ha sempre lavorato come docente; prima gestiva una palestra, un’attività che ha dovuto cedere a causa della pandemia. “È stata una mazzata. L’ho dovuta cedere e mi sono quindi inserita in graduatoria”, racconta. Il suo primo anno da docente è stato caratterizzato da contratti brevi e intermittenti, ma l’anno scorso ha visto un miglioramento. “Ho cominciato subito e ho pensato: ‘Cavolo, allora bisognava solo prendere un po’ di punti per iniziare'”. Tuttavia, la situazione attuale è ben diversa. “Quando ho visto lo sfacelo di quest’anno, che penso sia il peggiore per tanti, ho capito che la situazione è disperata”.