La storia di Greta, maestra transgender. Lascia la scuola dopo 28 anni di supplenza l’insegnante che cambiò sesso: “Voglio andare in TV e dare forza a chi pensa di non valere nulla”
Greta, 58 anni, è stata la prima insegnante transgender a Livorno ad intraprendere un percorso di affermazione di genere mentre svolgeva il suo ruolo di maestra.
Dopo ventotto anni di docenza come supplente, Greta ha deciso di lasciare l’insegnamento per inseguire il suo sogno di approdare in televisione e portare la sua esperienza sul piccolo schermo, anche per le nuove generazioni di persone trans.
La carriera professionale di Greta si è svolta principalmente a Livorno. Nonostante le difficoltà e gli attacchi transfobici subiti nel corso degli anni, Greta ha sempre cercato di dimostrare che una persona rimane valida al di là della sua identità di genere.
Il percorso di affermazione di genere di Greta è iniziato diversi anni prima dell’operazione di riassegnazione del sesso, avvenuta nell’anno scolastico 2013-2014. Durante questo periodo, ha trovato il sostegno di colleghe con cui ha stretto un legame d’affetto sincero, in particolare presso la scuola Gramsci.
Greta ha affrontato le domande e la curiosità dei suoi piccoli alunni con tatto e creatività, utilizzando anche fiabe Disney per spiegare i cambiamenti della sua voce a seguito dell’operazione alle corde vocali. I bambini hanno reagito con affetto e sostegno, riempiendola di disegni durante il suo intervento chirurgico per la riassegnazione del sesso.
Attraverso il suo insegnamento, Greta ha cercato di stimolare la sensibilità e le emozioni dei suoi alunni, come ad esempio facendo ascoltare loro musiche appropriate per far emergere immagini, ricordi e sentimenti: “Sono entrata nel mondo della scuola nel 1996, quando sapevo già di essere una donna ma ancora non avevo il coraggio di iniziare il percorso di affermazione di genere. Una volta iniziato, negli anni ho trovato maestre, collaboratrici scolastiche, e altre persone del mondo della scuola che mi hanno accolto nel migliore dei modi. È proprio per questo che voglio ringraziare tutte le persone che ho incontrato sul mio cammino”, spiega a Il Tirreno.
Il suo sogno? Andare in TV: “Vorrei portare la mia esperienza sul piccolo schermo, anche per le nuove generazioni di persone trans. Voglio dare forza a tutti quelli che oggi pensano di non contare niente, e che invece valgono”.