La storia di Damiano, a 13 anni svolge una tesina sulla ‘mente umana’ straordinaria: il suo lavoro viene pubblicato sul sito dell’Università di Bari
Dimostrare una maturità e una profondità di pensiero fuori dal comune a soli 13 anni? Damiano, studente di una scuola media privata di Bari, ci è riuscito. La sua tesina sulla “mente umana” ha lasciato a bocca aperta insegnanti e professori universitari, tanto da essere pubblicata sul sito dell’ateneo barese.
Un lavoro che non si limita a una semplice ricerca scolastica, ma si spinge ben oltre, abbracciando diverse discipline con un’incredibile naturalezza e competenza. Dalle scienze, con l’analisi del sistema nervoso autonomo, alla tecnologia, con un approfondimento sull’intelligenza artificiale, Damiano ha saputo creare un percorso articolato e ricco di spunti.
La storia, con il processo di Norimberga e la “banalità del male” di Hannah Arendt, si intreccia con la musica e la musicoterapia, per poi arrivare all’arte contemporanea di Marina Abramovich e alla sua performance “The artist is present”.
Non mancano le incursioni nel mondo della letteratura, con James Joyce per l’inglese e Art Spiegelman, autore di “Maus”, per lo spagnolo.
Ma a colpire è soprattutto la sensibilità dimostrata da Damiano nell’affrontare il tema del reinserimento sociale dei detenuti attraverso il progetto del Polo Universitario Penitenziario (PUP) dell’Università di Bari. Un’iniziativa che offre ai carcerati la possibilità di studiare e di “arricchire la propria cultura”, come sottolineato dallo stesso Damiano in un’intervista a La Repubblica.
Un plauso va anche all’insegnante che ha avuto la lungimiranza di segnalare il lavoro di Damiano a Ignazio Grattagliano, docente dell’Università di Bari, che ha subito riconosciuto il valore della tesina e ne ha promosso la pubblicazione.
Un esempio brillante di come la passione per la conoscenza e la curiosità intellettuale non abbiano età, e di come la scuola, quando stimolata da progetti innovativi, possa davvero fare la differenza.