La storia dell’insegnante che dona libri al parco: un gesto d’amore per la cultura

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A Modena, una docente in pensione ha trovato un modo unico per continuare a diffondere la cultura e l’amore per la lettura. Dopo trent’anni di insegnamento della filosofia, la docente ha deciso di condividere il suo vasto patrimonio librario con la comunità, trasformando il parco più vicino in una biblioteca a cielo aperto.

Con un migliaio di libri accumulati nel corso della sua vita, la professoressa ha scelto di donarli, convinta che le pagine di quei volumi debbano tornare all’aperto, da dove provengono. “Le loro pagine vengono dal tronco di un albero e forse proprio a quel legno, all’aperto, devono ritornare”, racconta. Tra i libri che ha lasciato sulle panchine del parco ci sono opere di Manzoni, saggi di Massimo Recalcati, romanzi di Umberto Eco e Margaret Mazzantini, e molti altri.

Il suo gesto non è un semplice abbandono, ma una ricerca di “un’adozione buona, sicura” per i suoi libri. Ogni giorno, la professoressa torna al parco per controllare che i volumi stiano bene, spostandoli all’ombra se necessario, e riprendendoli se nessuno li ha ancora scelti dopo qualche giorno.

La sua iniziativa ha suscitato l’ammirazione di molti, inclusi i suoi ex studenti, che le hanno inviato messaggi di affetto e gratitudine. “Grande Prof!”, le hanno scritto, riconoscendo in questo gesto la stessa passione e dedizione che ha caratterizzato il suo insegnamento.

Per la professoressa, i libri devono “girare, come le idee”, e non meritano di accumulare polvere sugli scaffali. Nonostante i suggerimenti di vendere i libri o portarli in centri di riciclo, lei è fermamente convinta che i libri si possano solo donare. “Credo fermamente che i libri si possano solo donare”, ha dichiarato alla Gazzetta di Modena.

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