La storia della scuola per alunni plusdotati, parla la fondatrice: “Avere un grande intelletto non garantisce automaticamente il successo nella vita”

Quarant’anni dopo, la scuola “Emilio Trabucchi” torna alla ribalta grazie al libro della psichiatra Federica Mormando.
Fondata a Milano nel 1984, la scuola Trabucchi è stata la prima e unica in Italia dedicata ai bambini iperdotati, quei bambini che manifestano prestazioni intellettive “significativamente superiori” rispetto alla media. Per nove anni, fino al 1993, ha offerto a questi alunni un ambiente didattico stimolante e inclusivo, basato su un modello di apprendimento personalizzato e su un approccio educativo innovativo.
Un’esperienza educativa rivoluzionaria
La scuola Trabucchi si distingueva per il suo approccio flessibile e personalizzato all’apprendimento. Ogni allievo seguiva il proprio ritmo, scegliendo i corsi adatti al suo livello e alle sue inclinazioni. Non esistevano programmi uguali per tutti, a eccezione di quelli ministeriali necessari per il superamento degli esami. Questi ultimi, tuttavia, erano considerati “facili ed embrionali” da Mormando, proprio per non ostacolare il naturale processo di apprendimento degli alunni.
Oltre il QI: talento, creatività e intelligenza intuitiva
Come segnala Avvenire, la scuola Trabucchi poneva l’accento sull’importanza di valorizzare non solo il quoziente intellettivo (QI), ma anche altri tipi di intelligenza, come quella artistica, creativa e intuitiva. Mormando sottolinea infatti che i test standardizzati non sono in grado di misurare appieno il potenziale di un individuo.
Un antidoto alla noia e all’incomprensione
L’approccio personalizzato della scuola Trabucchi si rivelava particolarmente efficace nel contrastare la noia e l’incomprensione che spesso affliggono i bambini ad alto potenziale. Questi alunni, infatti, tendono a annoiarsi facilmente con le attività ripetitive e a non trovare stimoli sufficienti nel sistema scolastico tradizionale. Alla noia, alcuni bambini reagiscono con agitazione, rischiando di essere etichettati come iperattivi o con disturbi dell’attenzione.
Oltre la scuola: l’importanza di una personalità forte e di obiettivi chiari
Secondo Mormando, avere un grande intelletto non garantisce automaticamente il successo nella vita. Per raggiungere traguardi importanti è necessario sviluppare una personalità forte e definire obiettivi chiari. La scuola Trabucchi si poneva quindi l’obiettivo di aiutare i propri alunni a sviluppare queste doti, oltre ad offrire loro una solida base di conoscenze.
Un’eredità preziosa
Nonostante la sua breve esistenza, la scuola Trabucchi ha lasciato un segno indelebile nei suoi ex allievi, che oggi conducono vite soddisfacenti e hanno raggiunto ottimi traguardi professionali. Mormando rimane in contatto con molti di loro e sottolinea l’importanza di averli aiutati a trovare un equilibrio e a non aver paura delle sfide.
Un monito per il futuro: la necessità di valorizzare il potenziale di tutti gli studenti
La storia della scuola Trabucchi offre spunti di riflessione preziosi per l’attuale sistema scolastico. Mormando evidenzia la necessità di valorizzare il potenziale di tutti gli studenti, non solo di quelli ad alto potenziale, creando ambienti di apprendimento personalizzati e stimolanti. In un mondo in continua evoluzione, è fondamentale investire nell’educazione e nel talento per costruire un futuro migliore.