La storia della scuola di Firenze che vieta il cellulare a tutti: docenti, ATA e studenti. Il preside: “Diamo l’esempio, occorre fare qualcosa di educativo”

In un’epoca in cui i cellulari sembrano essere sempre più presenti nella vita quotidiana, una scuola di Firenze ha deciso di prendere una posizione radicale: vietare l’uso dei cellulari non solo agli studenti, ma anche ai professori e agli ATA.
La scuola Barsanti, un istituto scolastico di Firenze, ha deliberato per il prossimo anno una limitazione dell’uso dei cellulari a scuola per tutti, compresi i docenti e il personale non docente.
L’obiettivo di questa scelta è quello di insegnare l’uso responsabile del cellulare, poiché i bambini e i ragazzi possono diventare rapidamente dipendenti da questi dispositivi, riducendo le loro capacità di attenzione, apprendimento e comunicazione. Il preside Marco Menicatti spiega, al Corriere della Sera, che “è evidente che noi adulti ci sentiamo sempre più impotenti a contrastare questa dipendenza. Ma qualcosa di concretamente educativo lo possiamo fare eccome: dare, semplicemente, l’esempio”.
La scuola ha già sperimentato lo scorso anno la sospensione dell’utilizzo del registro elettronico per i compiti, reintroducendo il diario e i registri di carta. Il provvedimento aveva ricevuto lodi ma anche molte critiche, e ora l’istituto ha raggiunto un compromesso, il doppio canale cartaceo-digitale. I compiti verranno dettati obbligatoriamente in classe e riportati nel registro elettronico, gli alunni li annoteranno sul diario durante la dettatura e potranno consultare il registro elettronico solo se necessario.
La Barsanti non è l’unica scuola fiorentina a prendere misure contro l’uso dei cellulari. In molte altre scuole, l’uso dei cellulari da parte dei ragazzi è già bandito e il diario cartaceo esiste ancora. Alcune scuole hanno adottato misure creative per gestire l’uso dei cellulari, come ad esempio il ritiro dei telefonini all’inizio della lezione e la loro restituzione alla fine della giornata.
La scelta della Barsanti è particolarmente interessante perché coinvolge anche i docenti e il personale non docente. Il cellulare non potrà essere usato durante le ore di lezione e di servizio, se non per urgenze personali e di servizio che siano al bisogno documentabili. L’uso personale è consentito solo al di fuori del proprio orario di servizio e fuori dai luoghi frequentati dagli alunni.
La decisione della Barsanti arriva in un momento in cui il Ministero ha annunciato una stretta sui cellulari in classe ad elementari e medie, anche per uso didattico. La scuola di Firenze sembra essere un passo avanti rispetto alle direttive ministeriali e il suo esempio potrebbe ispirare altre scuole a prendere misure simili per educare gli studenti all’uso responsabile dei cellulari.