La storia della classe che resiste grazie all’arrivo degli studenti da diverse parti del mondo
Sembra di rivedere la trama del film “Un mondo a parte”, con Antonio Albanese e Virginia Raffaele, ma questa volta la storia è reale e si svolge a Settime, un piccolo paese in provincia di Asti.
Qui, una scuola elementare a rischio chiusura a causa del calo demografico ha trovato una nuova linfa vitale grazie all’arrivo di alunni provenienti da diverse parti del mondo.
Come segnala La Stampa, a settembre, l’aula della scuola accoglierà 11 bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni, provenienti da Romania, El Salvador, Togo, Nigeria e con genitori originari del Marocco. Nessun italiano di prima generazione, ma un melting pot di culture e lingue che ha salvato la scuola dalla chiusura.
“Viviamo come fratelli che tra le difficoltà imparano a crescere e volersi bene”, racconta uno degli alunni. Le problematiche legate alla diversità di età, provenienza e lingua sono state superate grazie a programmi personalizzati e al grande impegno della dirigente scolastica e delle maestre.
La scuola rinasce, ma il futuro è incerto
“I bambini che all’inizio non conoscevano una parola di italiano, si sono integrati velocemente”, afferma una delle insegnanti. La scuola è rinata, ma la sua sopravvivenza è valutata di anno in anno. Non è certo che nel 2025/2026 ci saranno abbastanza iscritti per mantenerla aperta. “Noi ci battiamo per continuare a garantire uno spazio per i nostri alunni”, dichiarano gli insegnanti e la dirigente scolastica. Tutto dipenderà dall’arrivo di nuovi bambini.
Purtroppo, non tutte le scuole hanno avuto la stessa fortuna. A Villetta Barrea, in provincia dell’Aquila, una scuola è stata chiusa proprio per mancanza di iscritti.