La scuola riduce le ore di sostegno allo studente con autismo. Ministero condannato. Miceli: “Sentenza molto chiara, non si risparmia sulla pelle dei più fragili”

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Sentenza

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato condannato a pagare un risarcimento di 5.250 euro, più interessi, a una famiglia di Como. Il loro figlio di 9 anni, affetto da autismo grave, non ha ricevuto il dovuto supporto scolastico durante l’anno accademico 2022-23.

Nonostante le richieste dei genitori e tre provvedimenti di urgenza del Tribunale di Como, la scuola e l’Ufficio Scolastico Territoriale hanno fornito solo 16 delle 22 ore settimanali di sostegno previste, sostituendole parzialmente con un educatore.

La decisione è stata presa dalla Corte d’Appello di Milano, in seguito alla causa civile avviata dalla famiglia, assistita gratuitamente dal servizio legale dell’Osservatorio 182. Questa federazione, nata nel 2020, unisce 56 associazioni a tutela dei diritti degli studenti con disabilità.

L’azione legale è stata avviata a gennaio 2023. L’alunno, che presenta anche una disabilità intellettiva lieve, è iscritto a un istituto onnicomprensivo di Como. Dopo l’intera durata dell’anno scolastico trascorso con un sostegno ridotto, ora gode finalmente dell’intero monte ore di sostegno a lui spettante.

Il Tribunale di Como, in primo grado, aveva negato il risarcimento, sostenendo che mancasse la prova del danno e il periodo di tempo fosse limitato. La Corte d’Appello ha invece riconosciuto che la mancata assistenza scolastica ha rappresentato un ostacolo all’evoluzione scolastica del minore, causandogli un danno.

Gli avvocati della famiglia hanno evidenziato come il bambino avesse iniziato a mostrare episodi di pianto e difficoltà nell’esprimere le proprie emozioni, segno di un impatto negativo sulla sua crescita e apprendimento.

La sentenza sottolinea che la presenza di un educatore non può sostituire quella dell’insegnante di sostegno. Al Corriere della Sera, Walter Miceli, avvocato di Osservatorio 182, ha commentato: “Questa sentenza è un segnale chiaro all’amministrazione scolastica, non si può risparmiare sulla pelle dei più fragili. Ci auguriamo che serva da deterrente per le condotte discriminatorie”.

Il risarcimento, sebbene simbolico, è visto come un monito importante. L’Osservatorio 182 punta a sensibilizzare le famiglie sulla possibilità di essere tutelate legalmente, promuovendo un cambiamento significativo nel sistema di sostegno scolastico in Lombardia e in Italia.

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