La scuola obbliga i maschi a tagliarsi i capelli. Gli studenti si ribellano e fanno causa
In una scuola del Texas uno studente è stato punito per i suoi capelli lunghi. Gli alunni protestano contro lo stereotipo maschilista. Niente ricreazione, niente gioco con i compagni o mensa per consumare il pranzo. Obbligo di frequentare la scuola per due settimane.
La decisione, discutibile, è arrivata dal preside di una scuola elementare di Magnolia, paese vicino a Houston.
Come segnala La Repubblica, il bimbo, però, non ci sta e ha ancora i capelli lunghi e, assieme alla sua famiglia, farà causa alla scuola. Con lui ci sono altri sei studenti, uniti dalla stessa battaglia: essere liberi di portare i capelli come vogliono.
Per tutti e sette si parla di violazione di un diritto costituzionale, visto che l’obbligo dei capelli corti riguarda solo i maschi, e favorirebbe lo stereotipo di genere secondo cui quelli lunghi sono una prerogativa femminile.
Pronta la difesa della scuola: il dressing code imposto “riflette i valori della comunità”. Si tratta, ha spiegato il genitore del ragazzo sospeso “di una regola vecchia come il cucco, chi siamo noi per dire ai ragazzi come devono apparire?”.
Eppure il divieto sembra al momento molto diffuso nello stato americano: secondo un sondaggio dell’American Civil Liberties Union sarebbero almeno 500 le scuole dove questa regola è in vigore.