“La scuola non può essere solo fabbrica di nozioni, non si matura solo attraverso i voti”. L’affondo di Papa Francesco
“È il tempo della responsabilità per far fiorire la società. Qui, oltre al ruolo primario della famiglia, è fondamentale la scuola”. Lo sottolinea il Papa intervenendo agli Stati Generali della natalità.
“Non può essere una fabbrica di nozioni da riversare sugli individui; dev’essere il tempo privilegiato per l’incontro e la crescita umana. A scuola – dice – non si matura solo attraverso i voti, ma attraverso i volti che si incontrano. E per i giovani è essenziale venire a contatto con modelli alti, che formino i cuori oltre che le menti”.
Gli esempi, dice Bergoglio, sono molto importanti: “Nell’educazione l’esempio fa molto, penso anche agli ambiti dello spettacolo e dello sport. E triste vedere modelli a cui importa solo apparire, sempre belli, giovani e in forma. I giovani non crescono grazie ai fuochi d’artificio dell’apparenza, maturano se attratti da chi ha il coraggio di inseguire sogni grandi, di sacrificarsi per gli altri, di fare del bene al mondo in cui viviamo”.
“E mantenersi giovani non viene dal farsi selfie e ritocchi, ma dal potersi specchiare un giorno negli occhi dei propri figli. A volte, invece, – osserva Bergoglio con preoccupazione – passa il messaggio che realizzarsi significhi fare soldi e successo, mentre i figli sembrano quasi un diversivo, che non deve ostacolare le proprie aspirazioni personali. Questa mentalità è una cancrena per la società e rende insostenibile il futuro”.