“La scuola non può ridursi all’ospedale di una società malata. L’educazione parte dalla famiglia che deve saper dire anche dei no”. L’affondo di Di Meglio (Gilda)
Il nostro Paese è sconvolto per la morte di Giulia Cecchettin, l’ennesimo caso di femminicidio in Italia. Fra i vari interventi segnaliamo quello di Rino Di Meglio, coordinatore generale della Gilda degli Insegnanti.
“Siamo sconvolti per la tragica fine di Giulia“, scrive il sindacalista su Facebook. “Sull’assassino parleranno i giudici, difficile capire se è un pericoloso folle o un cinico criminale“.
“Intanto, come sempre, un profluvio di parole da psicologi, sociologi, avvocati, politici eccetera. Al solito, un’educazione in più per la scuola …abbiamo perso il conto di quante ne siano state scaricate“, continua Di Meglio.
“Una riflessione soltanto: la scuola non può ridursi all’ospedale di una società malata, l’educazione parte dalla famiglia che deve saper dire anche dei no e mettere dei limiti”, conclude il numero uno della Gilda.