La scuola nella morsa della terza ondata covid: è caos chiusure. Ma Bianchi avrà i dati sui contagi nelle scuole

La terza ondata covid è già arrivata, secondo gli esperti, e già la scuola come sappiamo ne è stata travolta. Infatti è stato il Comitato Tecnico Scientifico ad indicare le nuove misure restrittive nell’ultimo Dpcm che ha previsto una stretta specialmente in zona rossa. E i Governatori, anche se non tutti d’accordo, stanno già in molti casi adottando misure rigide di chiusura delle scuole o in altri stanno proseguendo quanto intrapreso in precedenza.
Covid, la situazione nelle scuole regione per regione. IN AGGIORNAMENTO
Fra i primi sostenitori della chiusura scuole in questo quadro delicato c’è senza dubbio Nino Spirlì, il presidente facente funzioni della Regione Calabria che nei giorni scorsi aveva emesso un’ordinanza che prevedeva la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Tuttavia, nella giornata di oggi, 9 marzo, il Tar della Calabria ha sospeso con decreto del presidente del Tribunale Giancarlo Pennetti l’ordinanza calabrese: “Non si rinviene nell’ordinanza impugnata – si legge nel decreto – una specifica istruttoria volta a stabilire se, quali e quanti contagi abbiano in concreto interessato le scuole calabresi a prescindere dagli interventi sindacali posti in essere su base locale con sospensione delle attività didattiche in presenza “in molti comuni” nonché quali siano stati gli effetti dei contenimenti rilevati dall’ordinaria applicazione dei protocolli Covid della scuola (quarantena della classe con o senza propagazione dei contagi), si legge sul testo dell’ordinanza.
“Il Tar ha deciso e si assume la responsabilità. Mi auguro che le prossime settimane non siano dolorose dal punto di vista dell’aumento dei contagi. Noi comunque continueremo a lavorare per tutelare la salute di tutti i calabresi”. Così Nino Spirlì, commenta la decisione del Tar che ha riaperto le scuole.
Scuole Calabria, il Tar sospende ordinanza di Spirlì per chiusura fino al 21 marzo
Se altre Regioni ancora non prevedono misure maggiormente restrittive per le scuole, come il Veneto, la Lombardia non esclude di poter allungare lo stop alla didattica in presenza oltre il 14 marzo, giorno in cui scadrà l’ordinanza attualmente in corso: “Non escludo nulla, non ci sbilanciamo. Valutiamo con cautela, con attenzione e con serietà la situazione”, ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana.
L’incertezza sulla circolazione del virus nelle scuole è sempre al centro del dibattito fra gli scienziati: “Le scuole non sono mai state un ambito sicuro, sia per quanto riguarda l’interno che tutto quello che ruota intorno. Certe decisioni non sono ahimè evitabili, detto con la morte nel cuore perché sono il primo a pensare che la scuola non in presenza è una grande iattura. C’è una guerra in corso“, ha ricordato Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano.
Incertezza però che presto potrebbe terminare: infatti dovrebbe nascere nei prossimi giorni un tavolo tecnico con il ministero dell’Istruzione, il Comitato tecnico scientifico e le Regioni per avere un quadro completo e aggiornato dei dati sui contagi a scuola, particolarmente preoccupanti anche alla luce del dilagare delle varianti.
Covid scuola, in arrivo un tavolo tecnico con i dati aggiornati sui contagi nelle scuole
Quello dei dati dei contagi scuola è senz’altro uno dei temi più criticati durante la gestione di Lucia Azzolina a Viale Trastevere. E lo ha sottolineato senza troppi giri di parole nei giorni scorsi Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola: “Il ministro Azzolina aveva iniziato una rivelazione ma l’ha bloccata”. Perchè? “I dati non erano in linea con la narrazione ‘scuola sicura’ che lei si era prefissa e per la quale non c’è alcuna evidenza scientifica. Dobbiamo sperare che il Ministero in questa transizione dal vecchio al nuovo si rigeneri”.
Turi (Uil) all’attacco: “I dati dei contagi e decessi covid a scuola devono essere pubblici”
Con i dati dei contagi scuola si potrebbe avere un’idea più concreta di come circoli il covid negli istituti fra studenti e personale scolastico. Il Ministro Bianchi guarda tuttavia al futuro con ottimismo: “Stiamo combattendo contro il virus, siamo all’ultima curva. Poi al via la ricostruzione con la scuola al centro. Bisogna ricostruire una comunità educante, un patto educativo per ricostruire la società dopo la fine dell’emergenza”.
E’ chiaro che la vaccinazione del personale scolastico giocherà un ruolo molto fondamentale in questo quadro: al momento il piano procede a macchia di leopardo con Regioni che iniziano a concludere la vaccinazione di docenti, dirigenti scolastici e personale Ata e altre che invece stanno attivando solo in questi giorni la vaccinazione.
Al momento, secondo il report aggiornato del Ministero della Salute, sono oltre 400 mila le dosi somministrate al personale scolastico in tutta Italia.
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