“La scuola italiana in ostaggio del precariato, un danno per studenti, docenti e futuro del Paese”. L’affondo di Affinati: “A rischio la continuità didattica”
Mai come quest’anno la scuola italiana si trova ad affrontare una vera e propria emergenza precariato. A denunciarlo sulle pagine de La Stampa è lo scrittore e docente Eraldo Affinati, che punta il dito contro un sistema scolastico incapace di garantire stabilità e continuità didattica.
Il ritardo cronico nelle nomine dei docenti, con le prove di concorso ancora in corso a mesi dall’inizio dell’anno scolastico, costringe migliaia di studenti a iniziare l’anno con insegnanti precari, destinati a essere sostituiti a breve dai vincitori di cattedra.
Tale situazione, purtroppo non inedita nel panorama scolastico dell’Italia, crea un clima di incertezza e precarietà che danneggia in primis gli studenti. La costruzione di una solida relazione educativa, fondamentale per l’apprendimento e la crescita personale, viene compromessa dai continui avvicendamenti in cattedra.
Come sottolinea Affinati, i mesi iniziali dell’anno scolastico, quelli dell’accoglienza e della conoscenza reciproca tra studenti e docenti, rischiano di andare sprecati in un clima di provvisorietà. I ragazzi si vedono privati di punti di riferimento stabili, con ripercussioni negative sulla loro formazione e sulla loro capacità di apprendimento.
Ma il danno non è solo per gli studenti. Anche i docenti, spesso costretti a peregrinare da una scuola all’altra in attesa di una cattedra definitiva, si trovano a lavorare in un clima di incertezza e precarietà che non giova alla qualità dell’insegnamento.
Affinati denuncia con forza l’inadeguatezza di un sistema che relega la scuola, “la più grande impresa culturale del Paese”, a un ruolo marginale, gestita con un approccio raffazzonato e privo di una visione a lungo termine.
La mancanza di investimenti, la burocrazia asfissiante e la scarsa attenzione da parte della politica contribuiscono ad alimentare un sistema scolastico che fatica a stare al passo con i tempi e a rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione.