La scuola è senza wi-fi, i bimbi protestano. I genitori: “Da due anni situazione ingestibile”. Il sindaco infuriato: “Assurdo strumentalizzare alunni di 6-7 anni”

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Wi-fi quando arrivi? Lo vogliamo perché se no non possiamo fare i progetti col tablet e altre cose”, “Vogliamo il wi-fi perchè in questa scuola non c’è”. Sono solo alcune delle scritte apparse sui disegni dei bambini della scuola primaria in primaria, che protestano per la mancanza di internet a scuola.

La protesta dei piccoli alunni

I disegni, appesi all’esterno della scuola, sono un modo per i bambini di farsi sentire e chiedere al Comune di attivare il servizio di Wi-Fi. I tablet, utilizzati per diversi progetti didattici, sono inutili senza una connessione internet.

La replica del sindaco

Il sindaco è intervenuta sulla questione: “Desidero spendere alcune parole in merito alla protesta. Questa protesta ci racconta molte cose“, ha detto il sindaco a Prima Milano Ovest. “Nel nostro Paese è ancora possibile esprimere liberamente un dissenso, un diritto sacrosanto che dobbiamo proteggere e rispettare. Tuttavia, ritengo altrettanto importante porre l’attenzione su tempi, modi e contenuti della critica”.

Il Comune ha già investito per portare la fibra ottica nelle scuole, ma la realizzazione della connessione Wi-Fi è di competenza dell’istituzione scolastica. Il processo è in corso e i tecnici sono al lavoro.

Preoccupazione per la strumentalizzazione dei bambini

“Ciò che mi preoccupa di più è la modalità utilizzata per la protesta”, ha aggiunto il sindaco. “Strumentalizzare i bambini di sette/nove anni e chiamarli a ‘testimoniare’ attraverso disegni su una questione tecnica di cui non hanno consapevolezza, non è né giusto né educativo”.

“Dobbiamo proteggere l’innocenza dei nostri bambini e rispettare il loro diritto a un’infanzia serena e spensierata. Non possiamo permettere che vengano coinvolti in questioni che vanno oltre la loro comprensione per condizionare emotivamente l’opinione pubblica”.

La versione dei genitori

La rappresentante dei genitori, a Orizzonte Scuola, spiega: “I bambini in questione sono da due anni, da settembre 2022, senza alcuna connessione internet. Hanno una smartboard che non può effettuare gli opportuni aggiornamenti, e di conseguenza continua ad andare in blocco.  Sempre in settembre 2022 è stata tolta la lavagna di ardesia da ogni classe del plesso.  Quando la smartboard va in blocco, la didattica viene interrotta, perché non c’è alcuna alternativa. Le insegnanti suppliscono alle mancanze dell’istituto comprensivo e del Comune da 20 mesi, nonostante continue richieste di intervento da parte delle referenti di plesso e dei rappresentanti dei genitori, che rimangono sempre inascoltate e senza alcuna risposta da parte degli Enti. La protesta dei bambini, che chiedevano solo quanto hanno i compagni negli altri plessi,  è stata zittita in malo modo, togliendo i disegni e quindi ledendo il loro diritto di cittadinanza attiva”. 

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