La scuola è inagibile, le lezioni si svolgono in un altro plesso. La preside: “I miei insegnanti sono stanchi, non si può lavorare così”
L’inizio dell’anno scolastico presso un istituto di Cagliari si è presentato sotto i peggiori auspici. Secondo quanto riportato da L’Unione Sarda, i docenti sono stati costretti a lavorare in condizioni al limite dell’umano e del decente a causa di ritardi nei lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico.
Iniziati a maggio, i lavori non sono stati completati in tempo per la ripartenza autunnale. Di fronte a questa emergenza, due alternative sono state considerate: il trasferimento in un altro edificio oppure l’allestimento di tende. La Protezione Civile regionale ha richiesto più tempo per allestire il “campo”, causando il rinvio dell’anno scolastico.
Nonostante il trasferimento in un altro istituto, le difficoltà persistono. Quarantasette docenti e numerosi genitori hanno scritto una lettera aperta, denunciando le condizioni intollerabili in cui si svolgono le lezioni. “C’è bisogno di una pulizia profonda”, si legge nel testo, che elenca anche le numerose mancanze strutturali e didattiche: dalle lavagne alle sedie, dalla connessione internet ai materiali multimediali.
La lettera esorta un intervento immediato degli organi competenti, al fine di garantire la sicurezza e l’istruzione dei più piccoli. “Tutto ciò premesso, si richiede un intervento immediato degli organi competenti”, è l’appello finale dei docenti, che sottolineano anche la loro assenza di responsabilità per eventuali danni causati ai minori in questi spazi inadeguati.
La dirigente scolastica dell’istituto ha confermato il disagio: “I miei insegnanti sono stanchi. Già oggi sono state sgomberate le masserizie per acconsentire l’uso del cortile”. In un’epoca in cui la scuola dovrebbe essere un luogo di crescita e sviluppo, la situazione a Cagliari pone domande urgenti sulla gestione delle istituzioni educative e sulla priorità che viene data all’istruzione e alla sicurezza dei più giovani.