La scuola dove su 700 iscritti oltre 170 sono con DSA. I sindacati: “Anche 4 docenti di sostegno per classe”. Il preside: “Non siamo istituto di Serie B”

In un istituto tecnico-professionale di Bari emerge un dato che fa sorprendere: uno studente su cinque presenta bisogni educativi speciali, che comprendono tanto le disabilità, quanto i disturbi specifici dell’apprendimento come dislessia, disgrafia e discalculia, e i deficit dell’attenzione.
Questo trend, in crescita, riflette una maggiore sensibilizzazione e preparazione sul tema da parte delle istituzioni scolastiche e delle famiglie. Dichiarazioni come “è distratto” o “la matematica non fa per lui” sono sempre più comuni e costituiscono un segnale di un potenziale bisogno educativo speciale.
La segretaria generale della Cisl Scuola Bari, Rosa Magno, a La Repubblica, ha messo in luce la complessità di questa situazione. Negli istituti in cui gli studenti con disabilità sono supportati da numerosi docenti di sostegno, emergono sfide socioculturali che necessitano di attenzioni particolari.
Una docente di un istituto evidenzia che nell’anno scolastico 2022/2023, su 780 studenti, ben 174 presentano bisogni educativi speciali. Questi numeri, più elevati nei contesti tecnici rispetto ai licei, richiedono un’attenzione pedagogica e didattica specifica. L’approccio sperimentale e i laboratori giocano un ruolo cruciale nell’adattamento didattico.
Tuttavia, non tutti gli studenti con BES necessitano di un docente di sostegno. Molti beneficiano di un percorso didattico personalizzato basato su metodi sperimentali. Questi metodi, nati dalle sfide della diversità, si rivelano spesso stimolanti per l’intera classe.
Il preside sottolinea l’importanza di non sottovalutare gli istituti tecnici. Questi offrono non solo una vasta gamma di laboratori ma anche esperienze di “e-learning by doing”, che permettono agli studenti di “imparare facendo”. Tuttavia, è fondamentale notare come la pandemia possa aver aggravato alcuni bisogni educativi speciali. Di fronte a questa realtà, le scuole devono adeguarsi, poiché i numeri sono in costante aumento.