La scuola delle suore deve pagare l’Imu: il Comune di Trento batte la Chiesa in Cassazione
La Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che le scuole paritarie di Trento sono tenute a pagare l’IMU. Questa decisione termina la controversia sull’esenzione IMU per gli istituti paritari di ispirazione cattolica, stabilendo che devono sostenere il costo del tributo diretto applicato sul patrimonio immobiliare.
Come segnala il Corriere della Sera, il contenzioso riguardava il Comune di Trento e la congregazione delle suore di carità delle sante Capitanio e Gerosa, attiva nell’Istituto Maria Bambina del capoluogo. La sentenza della Cassazione ha dato ragione al Comune di Trento, sostenendo la sua richiesta di riscossione dell’IMU dalla scuola paritaria.
Le scuole non statali, secondo la Cassazione, possono esentarsi dal pagamento dell’IMU solo se le attività didattiche sono svolte gratuitamente o con un importo simbolico che copre solo una parte dei costi effettivi. Pertanto, l’esenzione IMU si applica solo alle attività che non generano reddito economico.
La battaglia legale ha visto inizialmente un avviso di accertamento accettato dalla commissione tributaria di secondo grado di Trento, basandosi sull’idea che la retta pagata dagli studenti dovesse coprire solo una piccola parte dei costi medi calcolati dal Ministero dell’Istruzione, senza considerare i costi effettivi. Il Comune di Trento ha portato il caso alla Corte di Cassazione per far valere i suoi diritti.
La Corte di Cassazione ha sottolineato l’importanza di un’analisi concreta del caso specifico per determinare la natura non economica dell’attività. La commissione non aveva svolto tale analisi, non conoscendo i costi effettivi dei servizi offerti dalla congregazione.
Il verdetto della Cassazione ha respinto la sentenza precedente, rimandando il caso alla corte di giustizia tributaria di secondo grado, che ora dovrà anche decidere sulle spese di giudizio.