La proposta dello studente 17enne per rivoluzionare la scuola: “Ridurre i compiti a casa, inserire didattica innovativa e adottare il modello universitario”
Un grido d’allarme si leva dagli studenti, che denunciano come la scuola stia soffocando la loro vita privata. Gabriele, 17 anni, rappresentante d’Istituto, tramite Quotidiano Nazionale, si fa portavoce di questa problematica, proponendo soluzioni concrete per ristabilire un equilibrio tra studio e tempo libero.
Ansia e malessere: il prezzo di un carico eccessivo
“Molti studenti, come me, sperimentano ansia e malessere a causa della scuola“, afferma Gabriele. La difficoltà di conciliare lo studio con una vita privata appagante è una delle principali cause di questo disagio. Le giornate scolastiche, spesso seguite da ore di compiti e verifiche, lasciano poco spazio per coltivare passioni, praticare sport e costruire relazioni significative.
Tre proposte per una scuola a misura di studente
Per affrontare questa situazione, Gabriele e altri rappresentanti hanno elaborato tre proposte:
- Riduzione dei compiti a casa: introdurre due rientri pomeridiani obbligatori per svolgere esercizi e consolidare le conoscenze, liberando così i pomeriggi degli studenti.
- “Flipped classroom” e peer learning: sfruttare strumenti didattici innovativi, come la “classe capovolta” e l’apprendimento tra pari, per rendere lo studio più coinvolgente ed efficace.
- Modello universitario: adottare lezioni più lunghe, come all’università, per favorire la concentrazione e ridurre le perdite di tempo dovute ai continui cambi di materia.
Un appello al cambiamento
Le proposte di Gabriele e dei suoi compagni rappresentano un appello al cambiamento, un invito a ripensare la didattica per renderla più sostenibile e rispettosa delle esigenze degli studenti: “Una scuola che non si limiti a trasmettere nozioni, ma che educhi individui completi, capaci di bilanciare lo studio con una vita ricca e soddisfacente”.