La priorità è l’aumento dello stipendio, il sondaggio conferma quello che dice Anief da tempo

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L’aumento dello stipendio è la prima delle emergenze della scuola: è quanto risulta da un sondaggio di Orizzonte Scuola pubblicato oggi.

Su un totale di oltre 1.800 risposte, secondo il 55% degli utenti è la massima priorità su cui il ministro dell’Istruzione deve concentrare gli sforzi, dopo un anno alla guida di Viale Trastevere.

Solo, osserva la stessa rivista, che “Bianchi può garantire un aumento medio di 105 euro circa in busta paga per il personale scolastico: un risultato non molto soddisfacente per i sindacati e il popolo della scuola”.

Subito dopo il rinnovo contrattuale, ovviamente adeguato, quindi con un incremento che non si può fermare al 4% attuale, ma che dovrebbe prevedere un aumento almeno triplo così da coprire l’inflazione, il mondo dell’Istruzione chiede la riforma del reclutamento e la sburocratizzazione della scuola.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “le indicazioni che arrivano da questi studi sono evidenti: gli stipendi sono troppo bassi. Cominciamo a cancellare l’illegittima trattenuta del 2,5% per il Tfr, come avviene nei settori privati, e troviamo le risorse per portare almeno 300 euro di aumento. Infine, inseriamo le indennità di sede, incarico e rischio biologico. Solo in questo modo potremo cominciare a pensare di valorizzare davvero il lavoro di chi opera a scuola in Italia, altrimenti rimaniamo come al solito a parlare bene degli insegnanti e del personale Ata che però ogni mese diventano sempre più poveri”, conclude il sindacalista autonomo.

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