La prima laurea in “Diritto degli animali” e in Italia un corso sulla legislazione per il benessere animale

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A partire dal 24 marzo 2025, grazie a un’iniziativa dell’Università Toulouse Capitole, prende vita un percorso accademico dedicato interamente alla tutela legale degli animali. È la laurea in Diritto Animale, un progetto realizzato in collaborazione con l’École Nationale Vétérinaire de Toulouse, che intende rispondere a una crescente sensibilità sociale e normativa nei confronti degli esseri viventi non umani.

Un cambiamento culturale e giuridico

Il riconoscimento, avvenuto nel 2015, degli animali come “esseri viventi dotati di sensibilità” ha segnato una svolta nella normativa civile, imponendo una riflessione più ampia su diritti e responsabilità. Oggi, questo cambiamento trova riscontro anche nella formazione universitaria.

Tra i possibili sbocchi professionali ci sono ruoli come avvocato specializzato in diritto animale o funzionario pubblico attivo in ambiti legati alla tutela animale.

E in Italia?

Intanto ricordiamo che l’Italia ha ratificato la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, che stabilisce standard minimi per il trattamento e la protezione degli animali da compagnia. A ciò si aggiungono tutta una serie di leggi che vanno dalla tutela contro l’abbandono, i maltrattamenti, fino all’uccisione.

Sebbene in Italia non sia ancora attivo un corso di laurea specifico in Diritto Animale, l’interesse per questi temi è crescente. L’Università degli Studi di Milano, ad esempio, propone corsi dedicati alla legislazione sul benessere animale, offrendo una panoramica normativa a livello nazionale e internazionale. Interessante anche la Summer School of Animal Welfare and Ethics (SAWE), aperta a studenti e ricercatori con percorsi formativi eterogenei ma un interesse comune verso l’etica e la tutela animale.

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