La pagella non si fa in tribunale, il TAR rafforza il ruolo dei docenti nelle bocciature: “Professori, arbitri indiscussi del rendimento scolastico”

Il Tar della Campania ha fatto chiarezza su un tema delicato e ricorrente nel mondo della scuola: la possibilità di intervenire nel merito del giudizio emesso dagli insegnanti nei confronti di uno studente.
Con la sentenza 3663/2024, il tribunale amministrativo ha ribadito un principio fondamentale: la valutazione dei docenti, quando si tratta di bocciature, è sostanzialmente insindacabile.
Il caso in questione riguardava uno studente che, al termine dell’anno scolastico, aveva riportato numerose e gravi insufficienze. Di conseguenza, non era stato ammesso alla classe successiva. I genitori dell’alunno, ritenendo che tale giudizio non fosse adeguato all’effettivo rendimento del figlio e non conforme alle normative vigenti, avevano deciso di ricorrere al Tar.
Il tribunale, tuttavia, ha respinto il ricorso, sottolineando alcuni punti chiave:
- Il sindacato del giudice amministrativo sulle valutazioni tecniche espresse dall’amministrazione scolastica è consentito solo in casi di palese irragionevolezza o illogicità dell’operato dei valutatori.
- Il giudice può verificare se il procedimento di valutazione sia conforme alle norme e ai criteri prestabiliti, ma non può entrare nel merito delle valutazioni stesse.
- Intervenire sulle valutazioni significherebbe invadere l’area dell’insindacabile merito valutativo riservato agli organi tecnici, come il consiglio di classe o la commissione d’esame.
La sentenza ribadisce un principio consolidato nella giurisprudenza: le decisioni dei docenti in merito alle valutazioni degli studenti godono di un’ampia discrezionalità tecnica. Ciò significa che, salvo casi eccezionali di evidenti irregolarità procedurali o illogicità manifeste, tali decisioni non possono essere messe in discussione da organi esterni alla scuola.
La sentenza del Tar Campania si inserisce in un filone giurisprudenziale che mira a tutelare l’autonomia e la professionalità dei docenti nel delicato compito di valutare il percorso formativo degli studenti. Allo stesso tempo, pone l’accento sull’importanza di procedure valutative trasparenti e conformi alle normative vigenti.
Per gli studenti e le famiglie, tale decisione sottolinea l’importanza di un impegno costante nello studio e di una collaborazione attiva con i docenti durante l’intero anno scolastico. Per i docenti, rappresenta una conferma della fiducia che il sistema giuridico ripone nella loro capacità di valutare in modo equo e professionale il percorso formativo degli alunni.