La maternità in Italia, un percorso ad ostacoli per le donne. Il rapporto Save The Children: “Una mamma su cinque lascia il lavoro”

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Save the Children lancia l’allarme con il rapporto “Le Equilibriste – La maternità in Italia 2024”: una donna su cinque abbandona il lavoro dopo la maternità, il tasso di natalità è ai minimi storici e l’Italia è il Paese europeo con l’età media più alta per il primo figlio.

La maternità in Italia si conferma un percorso ad ostacoli, come evidenziato dal nuovo rapporto di Save the Children “Le Equilibriste”. Il documento mette in luce le difficoltà delle donne nel conciliare lavoro e famiglia, la mancanza di supporto adeguato e le disparità territoriali che rendono alcune regioni meno “mother friendly” di altre.

I dati parlano chiaro

  • Crollo delle nascite: nel 2023 l’Italia ha toccato un nuovo minimo storico con meno di 400mila nascite, un calo del 3,6% rispetto all’anno precedente. Il numero medio di figli per donna è di 1,20, lontano dal 1,44 del 2010.
  • Età media al parto elevata: l’Italia ha l’età media più alta in Europa per la nascita del primo figlio (31,6 anni) con una percentuale significativa di primi nati da madri over 40.
  • Disparità di genere nel lavoro: il tasso di occupazione femminile (52,5%) è nettamente inferiore a quello maschile e alla media europea.
  • Difficoltà di conciliazione: una donna su cinque abbandona il lavoro dopo la maternità, e il 72,8% delle convalide delle dimissioni dei neogenitori riguarda le donne. La principale motivazione è la difficoltà di conciliare lavoro e cura dei figli, spesso dovuta alla mancanza di servizi di assistenza adeguati.
  • Divario territoriale: l’Indice delle Madri elaborato dall’ISTAT evidenzia forti disparità tra le regioni, con la Provincia Autonoma di Bolzano, l’Emilia-Romagna e la Toscana in testa alla classifica e la Basilicata, la Campania e la Sicilia in fondo.

Il confronto con l’Europa

Il rapporto analizza anche le politiche di sostegno alla famiglia in Francia, Finlandia, Germania e Repubblica Ceca, Paesi che hanno implementato riforme significative con risultati positivi sul tasso di natalità. L’Italia, al contrario, sconta una mancanza di politiche stabili e strutturali a sostegno della genitorialità.

Le proposte di Save the Children

Per contrastare la crisi delle nascite e sostenere le madri, Save the Children propone interventi mirati su più livelli:

  • Contrastare la discriminazione legata alla maternità: sanzionare ogni forma di discriminazione, rendere obbligatorio il family audit e promuovere la parità di retribuzione.
  • Aumentare l’accesso ai servizi: garantire l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia e alle cure pediatriche.
  • Promuovere politiche stabili e strutturali: adottare misure di sostegno alla famiglia stabili e a lungo termine, prendendo esempio dalle migliori pratiche europee.

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