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La matematica in classe quinta della scuola Primaria: un esempio di progettazione

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Abbiamo elencato, congiuntamente alla progettazione per la classe quarta, anche alcune metodologie di insegnamento da utilizzare nelle nostre classi per parlare di matematica con i nostri alunni. Parlarne in maniera innovativa e al passo con le modificate prassi metodologiche. Anche in questa occasione l’approccio alla disciplina sarà in maniera particolare metodologico.

Apprendimento basato sui progetti

Un metodo di insegnamento, relativamente nuovo, della matematica, ma non solo per la classe quinta, naturalmente, è quello denominato apprendimento basato sui progetti che rientra nell’approccio centrato sullo studente. Come fa ricordare il nome, nell’apprendimento costruito sui progetti gli allievi completano i progetti. Però, si tratta di progetti grandi e corposi in cui gli studenti guadagnano competenze, abilità e conoscenze, valutano, analizzano, ricercano procedure, prendono decisioni, pensano in modo critico, collaborano tra di loro e con l’insegnante. Nella maggior parte dei casi, tali progetti vengono prodotti in risposta a una o più domande aperte come ad esempio, per volerne indicare qualcuna a livello esemplificativo “Come può la nostra scuola essere progettata in maniera più verde e con quali spazi e figure da individuare e scegliere?” o “Come è stata pianificata la nostra città in passato e come potrebbe essere pianificata in un futuro non molto lontano?”. Infine “Quanto statisticamente è provabile che una scelta green migliori la qualità della nostra vita e con quali areogrammi rappresentare la cosa?”. Un’altra parte importante dei progetti è che si riferiscono a problemi del mondo reale. I progetti non dovrebbero applicarsi solo alla classe, ma anche avere un impatto nel contesto dell’istituto e, meglio sarebbe, dell’intera comunità di riferimento e sul territorio in cui si opera. Ad esempio, gli studenti potrebbero fare un concorso matematico che l’intera scuola potrebbe condividere e al quale tutti potrebbero partecipare. Oppure, potrebbero ragionare attorno a nuove formule matematica. Nuove o non conosciute, il divertimento è assicurato come certo è il livello di acquisizione di competenze dei nostri alunni.

Il metodo Montessori, la matematica e l’ambiente scolastico pieno di attività

Questo tipo di insegnamento si basa su una metodologia che ha più di 100 anni, che ha modificato nel mondo (non solo in India e in Italia) l’approccio dell’alunno alle competenze e all’apprendimento. Tale metodo, non affatto anacronistico, diffuso capillarmente sul territorio nazionale (non conosciuto da tutti, purtroppo), continua a offrire un nuovo approccio alla creazione di un’aula incentrata sullo studente. Adesso, il metodo Montessori è più popolare nelle scuole materne, negli asili nido e nelle classi primarie; un meno nelle due secondarie. Ed è proprio per questo che una classe quinta si presta ragionevolmente bene a un esperimento di questo tipo. In questo metodo, l’insegnante prepara un ambiente scolastico ideale pieno di attività su cui i bambini possono scegliere di “abitare” (il vivere scolastico non troppo considerato nei vari processi) per operare. Inoltre, il docente guida i bambini. Il metodo Montessori incoraggia anche l’uso di “materiali” o oggetti accuratamente curati progettati per l’apprendimento. Ad esempio, ci sono vassoi contenenti diversi tipi di triangoli o carte con definizioni che spiegano le parti di una figura geometrica o semplicemente un teorema, alcune formule astruse e, solo così, a portata davvero di tutti. Di ciascuno, mi viene di dire. Inoltre, il metodo Montessori contiene aree del curriculum scolastico che insegnano, assieme alle competenze matematiche e logiche, in un processo biunivoco di insegnamento-apprendimento, anche le abilità sociali e le numerosissime abilità pratiche della vita. Molte delle quali vivono di matematica: la compravendita, l’uso del tempo, e via dicendo così.

L’Aula capovolta e l’apprendimento capovolto

Il concetto di far tenere lezioni agli studenti (lezioni che andrebbero registrate e fatte visualizzare anche da casa agli studenti assenti, ad esempio; o riviste per approfondimenti o miglioramenti espositivi e concettuale) in grado di sostituire le lezioni in classe tenute dai docenti è noto come apprendimento capovolto. Le lettere FLIP rappresentano i quattro pilastri inclusi in questo tipo di apprendimento: ambiente flessibile, cambiamento della cultura dell’apprendimento, il contenuto intenzionale e l’educatore professionale. Questa tecnica, in teoria, consente di dedicare più tempo in classe all’apprendimento attivo piuttosto che all’istruzione. Novità che per la matematica è non solo essenziale ma raccomandabile. Ne siamo capaci di farci sostituire? Sappiamo non essere eccessivamente critici quando ascoltiamo i nostri alunni? Siamo in grado di metterci in discussione o pensiamo che trattandosi di matematica siamo gli unici a detenere le conoscenze giuste, le competenze adeguate e le abilità necessarie? Proviamoci, ora e subito.

L’apprendimento cooperativo e la matematica

Come suggerisce il nome, l’apprendimento cooperativo comporta molto lavoro di gruppo. Molto di più di quello a cui siamo abituati o di quello che crediamo di avere determinato. Nondimeno, richiede anche molta struttura e intervento da parte dell’insegnante per rendere l’apprendimento il più efficace possibile. Alcune strategie di apprendimento cooperativo come, ad esempio, quella che definiamo “think-pair-share”. Anche le discussioni in piccoli gruppi o in coppia possono essere efficienti, così come una proposta “a puzzle”. Nel modello meglio conosciuto come “del puzzle”, gli allievi sono suddivisi in piccoli gruppi per leggere dati o imparare strutture matematiche da una certa prospettiva. Un angolo visuale molto diverso da quello al quale siamo abituati. Quindi, cambiando i loro gruppi, i membri diffondono le notizie e le condividono con gli altri.

La progettazione della disciplina della matematica

La competenza chiave europea che dobbiamo garantire alla fine del percorso del primo segmento del “Ciclo di Base”, alla fine del quinquennio, dunque, è la seguente: “La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico – matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni)”.

Indicatori di competenza relativi ai nuclei tematici con obiettivi per la classe Quinta

A seguire i nuclei tematici e i relativi indicatori di competenza relativi alla classe Quinta della scuola Primaria e, nello specifico, alla disciplina: matematica.

Nucleo tematico: numeri

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria: l’alunno:

  • Padroneggiare abilità di calcolo scritto e mentale con i numeri naturali
  • Riconoscere e utilizzare rappresentazioni diverse di oggetti matematici
  • Risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, descrivendo il procedimento seguito e riconoscendo soluzione diverse dalla propria
  • Raccogliere dati e rappresentarli graficamente in tabelle e grafici Riconoscere e quantificare situazioni di incertezza

Traguardi d’apprendimento per il curricolo della classe 5ª

A seguire alcuni i traguardi di apprendimento per il curriculo della classe Quinta che andremo a definire nella ben strutturata progettazione realizzata, con eccellente competenza, dai docenti di scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Statale “R. Nicodemi” di Fisciano (SA):

  • Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.
  • Rappresentazione dei numeri naturali in base dieci.
  • Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.
  • Saperli applicare in contesti significativi per la scienza e per la tecnica.
  • Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero.
  • Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.
  • Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.
  • Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

Nucleo tematico: misure

Questi i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per il nucleo tematico misure. L’alunno:

  • Confrontare, misurare, operare con grandezze e misure utilizzando i più comuni strumenti di misura

Traguardi d’apprendimento per il curricolo della classe 5ª del nucleo tematico: misure

A seguire alcuni dei traguardi di apprendimento per il curriculo della classe Quinta, nucleo tematico “misure” che andremo a verificare nella ben strutturata progettazione realizzata, argutamente, dai docenti dell’Istituto Comprensivo Statale “R. Nicodemi” di Fisciano (SA), diretto con grande competenza dal dirigente scolastico Dott.ssa Lucia Reggiani:

  • Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime.
  • Passare da un’unità di misura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario.

Nucleo tematico: spazio e figure

A seguire i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per il nucleo tematico: spazio e figure. L’alunno:

  • Riconoscere, rappresentare forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando strumenti per il disegno geometrico
  • Descrivere, denominare e classificare figure in base le caratteristiche geometriche, ne determina misure
  • Costruisce modelli concreti di vario tipo.

Traguardi d’apprendimento per il curricolo della classe 5ª per il nucleo tematico: spazio e figure

Questi alcuni dei traguardi d’apprendimento per il curricolo della classe 5ª per il nucleo tematico “spazio e figure”:

  • Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.
  • Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi.
  • Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità.

Nucleo tematico: relazioni, dati, previsioni

Ecco i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per il nucleo tematico: relazioni, dati, previsioni per come hanno previsto, egregiamente, nella progettazione realizzata, con spiccate competenze metodologiche e didattiche, dai docenti dell’Istituto Comprensivo Statale “R. Nicodemi” di Fisciano (SA).

L’alunno:

  • Classificare e mettere in relazione

Traguardi d’apprendimento per il curricolo della classe 5ª per il nucleo tematico: relazioni, dati, previsioni

Questi alcuni dei traguardi d’apprendimento per il curricolo della classe 5ª per il nucleo tematico: relazioni, dati, previsioni:

  • Rappresentare relazioni e dati e utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.
  • Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.
  • Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.
  • Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione.

Valutazione per la classe Quinta in raccordo con le altre classi della scuola Primaria

Le attività di verifica riguardano le proposte in punto start, nella fase in itinere e nella fase terminal a scadenza quadrimestrale. Gli esiti di tali verifiche – come indicano i docenti dell’Istituto Comprensivo Statale “R. Nicodemi” di Fisciano (SA) – sono annotati e documentati in apposite griglie di rilevazione, adeguati all’auto -valutazione d’istituto e alla valutazione dei processi di maturazione cognitiva e socioaffettiva espressa nel documento di valutazione. In tal modo si intende garantire un processo valutativo formativo e sommativo. In riferimento alla tipologia delle verifiche, è necessario avvalersi di prove oggettive e soggettive, nell’intento di rispondere ai vari stili di apprendimento e di valutare ad ampio raggio, conoscenze e abilità.

MATEMATICA CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA

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